Vestina gas, sì alla vendita per salvare il Comune

Penne, il consiglio dà il via libera alla cessione del 6% della società dell’ente Previsto un incasso di 705mila euro, servirà ad evitare il rischio di default

PENNE. Il consiglio comunale di Penne approva la messa in vendita del 6% delle quote di Vestina gas, per un valore di oltre 705mila euro e tenta l’ultima mossa possibile per poter chiudere il bilancio previsionale 2015. Qualora, entro il 31 dicembre prossimo, l’ente pennese non dovesse riuscire a vendere le quote azionarie messe in vendita, sarebbe default. Il Comune di Penne è alla canna del gas e ha la necessità di trovare i fondi utili al pagamento della sentenza che ha condannato l’ente vestino a risarcire di circa 700mila euro la famiglia Cutilli per l'esproprio dei terreni sui quali è stata edificata la struttura sanitaria del Carmine.

«Dal 57% il Comune scenderà al 51% delle quote azionarie di Vestina gas srl», ha spiegato il vice sindaco Ennio Napoletano, «è l'unica soluzione possibile per far fronte al debito. È una scelta dolorosa per via della grande importanza che Vestina gas offre al nostro ente, sia in termini di utili che di sostegno al territorio, ma è l'unica soluzione che ci permetterà di avere al 31 dicembre l’esigibilità della liquidità necessaria. Resteremo comunque soci di maggioranza di Vestina gas. Quel che è certo è che non abbiamo responsabilità del debito verso i Cutilli e andremo avanti per far valere le nostre ragioni».

I consiglieri di opposizione, a parte l’assente Severo, hanno invece tutti votato contro la vendita delle quote di Vestina gas, il cui valore complessivo è stato valutato 11 milioni 756mila euro, sottolineando come la maggioranza e la giunta D’Alfonso si siano mosse in ritardo per far quadrare il previsionale, per il quale è stata chiesta una proroga al prefetto di Pescara, e trovare una soluzione meno stringente con la famiglia creditrice. «Il debito con la famiglia Cutilli», ha detto il consigliere d’opposizione Luigi Bianchini, «è qualcosa che arriva da lontano, mentre la maggioranza sembra sia caduta dalle nuvole. Sono estremamente contrario alla vendita delle quote di Vestina gas, perché l'ingresso di soci privati potrebbe destabilizzare l'operato della società che rappresenta un'eccellenza per tutto il nostro territorio».

La delibera, dopo un lungo e movimentato consiglio fiume, è stata dunque approvata con 9 voti favorevoli della maggioranza, l’astensione del presidente del consiglio Gabriele Vellante e i 6 voti contrari dell’opposizione. Solo la vendita del 6% delle quote di Vestina gas in mano al Comune di Penne potrebbe permettere all’ente comunale di salvare l’ente dal dissesto. «Siamo costretti a pagare una somma per colpa di amministratori del passato che hanno massacrato questo paese», ha sottolineato in un veemente intervento l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Pasqualone.

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