Via ai lavori per la Risonanza magnetica

Popoli, appalto da 700mila euro per ristrutturare il locale dell’ospedale che ospiterà l’apparecchio rimasto inutilizzato

POPOLI. Sono stati avviati i lavori per la ristrutturazione del locale dell’ospedale della Santissima Trinità dove sistemare l'apparecchiatura della Risonanza magnetica nucleare (Rmn) già acquistata e tenuta immagazzinata da molto tempo. Un appalto da 700mila euro, atteso e finalmente attivato dopo la mobilitazione dell'amministrazione popolese, che ha occupato la struttura sanitaria per diversi giorni, raccogliendo la solidarietà di circa 3mila utenti che hanno aderito all’iniziativa. Importanti anche l'intervento del parlamentare Antonio Castricone, che ha lavorato per accelerare la conclusione dell'iter amministrativo e le azioni del prefetto di Pescara Francesco Provolo, del consigliere regionale Lorenzo Sospiri e del consigliere comunale e provinciale Mario Lattanzio per ottenere una deroga all'applicazione del decreto Lorenzin.

A plaudire all'iniziativa il responsabile della Rsu Cgil dell’ospedale Enzo Sabatini che, «dopo tante polemiche», dice, «nonché ritardi, rinvii, promesse non mantenute, litigi politici, inizia finalmente il conto alla rovescia che porterà Popoli ad avere un ospedale più moderno e tecnicamente all'avanguardia. L'installazione della Rmn, uno strumento diagnostico costoso e molto importante, rimasto inutilizzato per lungo tempo, parcheggiato all'interno degli stabili della Asl, potrà essere finalmente collocato ed essere attivato con beneficio di una larga utenza». A questi lavori seguiranno la ristrutturazione del servizio di Radiologia che conterà altre due diagnostiche digitali di ultima generazione, una delle quali già in buon stato di avanzamento che sarà funzionante tra pochi giorni e la nuova Tac multistrato di alta tecnologia che sarà installata dopo i rilevamenti in corso di assestamento sismico dei locali destinati ad ospitarli.

«Questi lavori erano stati programmati dal 2011», spiega Sabatini, «e ad essi dovranno seguire quelli del Piano sanitario 2015-2017 che prevedono investimenti per circa 8 milioni 300mila euro per l'avvio dei tre moduli di riabilitazione (per circa 5 milioni) con sistemazioni dei reparti di Chirurgia e Ortopedia e l'avvio dell’Hospice (un milione), nonché per la realizzazione dell'impianto antincendio con una spesa di 1,9 milioni di euro. L'ospedale, inoltre, dovrà riappropriarsi dei 130 posti letto, contro gli attuali 60, che lo renderanno sicuro e stabile dal punto di vista assistenziale e occupazionale e polo sanitario garantito nel territorio».

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