Via al registro unioni civili dopo 6 anni

Il sindaco Alessandrini sblocca la procedura per iscrivere le coppie di fatto, affidato l’incarico di allestire un apposito ufficio

PESCARA. Dopo oltre sei anni di attesa, il registro delle unioni civili vedrà finalmente la luce. Alessandrini ha sbloccato la procedura, affidando come primo incarico al neo segretario generale Carla Monaco, insediatosi ieri al posto di Antonello Langiu, di istituire un apposito ufficio dove potranno iscriversi le coppie di fatto etero e omosessuali per il riconoscimento dei loro diritti.

Una giornata quasi storica per Pescara, che ancora non possiede un registro delle unione civili, al contrario di altre centinaia di città italiane. Eppure, la delibera per l’istituzione di un apposito registro delle coppie di fatto risale addirittura al 2008, cioè all’epoca dell’amministrazione D’Alfonso. Nel febbraio di quell’anno, il consiglio comunale approvò con un congruo numero di voti l’apposita delibera, presentata su proposta dell’ex consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, nonostante le perplessità mostrate dall’allora sindaco Luciano D’Alfonso e dalla componente cattolica del centrosinistra. Ma da quel momento la delibera è rimasta lettera morta. Nessuno si è preso la briga di varare un provvedimento attuativo per consentire l’istituzione del registro.

Anzi, alcuni consiglieri della passata amministrazione di centrodestra guidata da Luigi Albore Mascia, hanno presentato più volte una delibera per revocare quella precedente. Ma il provvedimento di revoca non è stato mai presentato in aula per evitare lo scontro su un argomento così delicato come quello delle coppie di fatto.

Ora, dopo sei anni, lo scenario è cambiato con il ritorno del centrosinistra al governo della città. «La dottoressa Carla Monaco», ha rivelato ieri Alessandrini, «sta predisponendo tutto ciò che a livello tecnico e normativo servirà per la delibera che porteremo in giunta circa l’apertura in tempi brevi dell’ufficio pubblico, dove i cittadini potranno avere informazioni e risposte sulle proprie pratiche e potranno andare a registrarsi, se rientrano nello status di coppie di fatto». «Si tratta», ha proseguito, «di una fetta consistente della popolazione, rimasta sospesa da anni, perché vive una condizione non ancora tutelata pienamente a Pescara, dove il registro, istituito con delibera consiliare nel 2008, non è mai diventato operativo. Un cammino che avrà un percorso anche in consiglio comunale. Sarà infatti presentata domani (oggi, ndr) all’ufficio di presidenza una proposta di deliberazione di integrazione del regolamento delle unioni civili in grado di rispecchiare la realtà della nostra città».

Critica l’opposizione. «La riteniamo un’iniziativa inutile, perché la città ha ben altri problemi», ha affermato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «ricordo che all’epoca votammo contro la delibera, perché penso che il tema delle coppie di fatto debba essere affrontato in maniera più seria dal legislatore».

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