«Via Caduta del forte, sisma quotidiano»

Raccolta di firme degli abitanti della strada su cui sono stati convogliati tutti gli autobus: la situazione qui è pericolosa

PESCARA. Vivono tutti i giorni, a qualsiasi ora tranne di notte, con un costante tremolio che fa muovere le loro case, come se fosse in corso uno sciame sismico.

È la situazione nella quale si trovano decine di residenti di via Caduta del Forte, la strada che dal campo di calcio Rampigna porta, passando davanti al teatro Massimo fino a piazza Duca d'Aosta, a due passi dal Comune. Il problema del vivere con la sensazione che ci sia sempre il terremoto è provocato dal continuo passaggio degli autobus nella corsia preferenziale posta sul lato nord della strada che consente ai pullman di transitare velocemente da est a ovest.

La situazione ha subìto un peggioramento da quando l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere corso Vittorio Emanuele II per consentire l'apertura del cantiere che sta riqualificando l'intera arteria: la conseguenza è stata il netto incremento di autobus su via Caduta del Forte. Infatti se prima erano circa ottocento i transiti giornalieri delle corriere, dopo l'impossibilità di transito sul corso principale della città, la quasi totalità dei mezzi deve passare dalla via del teatro Massimo portando i transiti giornalieri a raggiungere l'impressionante cifra di quasi novecento.

Su via Caduta del Forte passano gli autobus della Gtm (Gestione trasporti metropolitani), quelli dell'Arpa e quelli delle autolinee private. I residenti, stanchi di convivere con questa situazione, si sono organizzati e presentato una petizione, dopo la raccolta di una trentina di firme, ai vigili del fuoco, alla polizia municipale e al Comune.

Sono passati ormai sei mesi dalla presentazione della petizione ma nessuno ha ricevuto alcuna risposta. Oltre alla raccolta di firme, il 18 ottobre dello scorso anno, c'è stata anche una lettera inviata dall'amministratore di uno dei condomìni al Comune con la quale veniva chiesta la manutenzione del tratto di strada di via Caduta del Forte fino all'incrocio con via del Bagno Borbonico.

L'amministratore segnalava come il dissesto del tratto di strada unito all'elevata velocità di passaggio dei bus, provocano vibrazioni che si ripercuotono su tutto il fabbricato con anche la caduta, in passato, di qualche mattonella del rivestimento. «Abbiamo il terremoto continuo», racconta uno dei residenti, «il tremolio parte dal marciapiede e sale fino all'ultimo piano. Gli autobus che pesano cento quintali dovrebbero passare a velocità ridotta».

Le richieste dei residenti sono il rifacimento del manto stradale, che in effetti in alcuni punti ha ceduto, l'apposizione del limite di velocità a venti o trenta all'ora e l'istallazione di uno specchio all'incrocio con via del Bagno Borbonico, dove non di rado accadono incidenti stradali.

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