Via Case D’Agnese discarica abusiva sotto alle abitazioni

MONTESILVANO. «Abito in una via dimenticata da Dio e da tutti». L’appello arriva da una donna torinese che per motivi familiari trascorre diverso tempo, nel corso dell’anno, a Montesilvano, e...

MONTESILVANO. «Abito in una via dimenticata da Dio e da tutti». L’appello arriva da una donna torinese che per motivi familiari trascorre diverso tempo, nel corso dell’anno, a Montesilvano, e soggiorna in strada comunale Case d’Agnese. Una strada che, a detta della donna, versa in uno stato di totale abbandono. «Per arrivarci», spiega riferendosi alla strada in cui si trova la sua abitazione, «si transita da via Gran Paradiso, invasa da immondizia e lampioni rotti, con il manto stradale talmente liscio da diventare una pista da pattinaggio alla prima pioggia». Sui marciapiedi della strada, costellata di buche, giacciono abbandonati rami e potature, ormai secchi, come già denunciato nei mesi scorsi dai residenti della zona preoccupati per l’elevato rischio di incendi. «Alla fine della via si incrocia strada comunale Chiappinello», continua la donna, «con auto parcheggiate sul marciapiede che impediscono il transito nel doppio senso di marcia e poi si arriva in strada comunale Case d’Agnese: qui l’erba secca la fa da padrona e come se non bastasse è comparsa anche una discarica abusiva di rifiuti non riciclabili». Proprio la posizione isolata dell’area ha fatto sì che qualcuno utilizzasse un’ampia piazzola, proprio di fronte ad alcune abitazioni, per scaricare in maniera illecita rifiuti di diverso tipo, come ad esempio televisori e lavatrici rotte o vari pezzi di automobili. Materiale che attualmente giace abbandonato e che, a detta dei residenti, viene «preso d’esempio da altri incivili che approfittano della piccola discarica abusiva per sbarazzarsi dei propri rifiuti ingombranti». La residente, infine, rivela «vista l’urbanizzazione in crescita nell’area» di aver fatto richiesta in passato, di un paio di contenitori aggiuntivi per lo smaltimento dei rifiuti, «per evitare di vedere i sacchetti fuori dai bidoni dell'immondizia stracolmi», senza tuttavia ricevere alcun riscontro da parte della precedente amministrazione comunale.

Antonella Luccitti

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