Via libera al taglio dei pini in viale Regina Margherita

Il Tar sospende l’ordinanza della Soprintendenza e dà ragione al Comune Ma dagli ambientalisti arriva un nuovo stop ai lavori: «Gli alberi non si toccano»

PESCARA. Il Comune può tagliare i pini pericolosi di viale Regina Margherita. È questa, in sintesi, la decisione del Tar che, su ricorso presentato dal Comune, ha sospeso in via cautelare, in attesa di pronunciarsi nel merito, l’ordinanza con cui, il 5 aprile scorso la Soprintendenza alle belle arti e al paesaggio d’Abruzzo ha bloccato l’abbattimento degli alberi, perché rientrerebbero tra «i beni oggetto di tutela».

Una vittoria, seppur provvisoria, del Comune, anche se è già arrivato un altro stop al taglio degli alberi. Ieri, gli ambientalisti sono intervenuti per avvertire che i pini non si toccano. La commissione, costituita nei giorni scorsi e composta da agronomi nominati dal Comune e tecnici di fiducia delle associazioni ambientaliste, sarebbe del parere che la maggior parte delle piante, segnalate come pericolose inizialmente dagli esperti nominati dall’ente, può essere salvata.

Insomma, l’ordinanza emanata dal Tar rischia di sbloccare solo sulla carta il lavoro fermato dalla Soprintendenza. Anche se l’amministrazione comunale, difesa dall’avvocato interno dell’ente Marco De Flaviis ha accolto con grande soddisfazione il provvedimento. Si tratta, in realtà, della prima vittoria del Comune contro la responsabile della Soprintendenza Maria Giulia Picchione, già nel mirino dell’ente per aver bloccato il progetto del Ponte del cielo, del nuovo stadio Adriatico e il museo per l’esposizione delle opere dell’imprenditore Di Persio. «I giudici amministrativi», hanno scritto in una nota il sindaco Marco Alessandrini, il vice Enzo Del Vecchio e l’assessore al verde pubblico Laura Di Pietro, «hanno legittimato l’intento del Comune ad agire a tutela della pubblica incolumità, circa la decisione di intervenire su 19 della 240 alberature della via, cioè il 7 per cento, ritenute pericolose e a rischio caduta da una relazione tecnica. Relazione che l’ente ha affidato ad un professionista, alla luce dei danni e degli schianti seguiti al maltempo del marzo dell’anno scorso».

Una pericolosità riconosciuta anche dai giudici amministrativi nell’ordinanza emanata venerdì scorso. Ecco cosa è scritto nel provvedimento. «Il tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo, sezione staccata di Pescara», si legge, «accoglie l’istanza cautelare, nel senso di consentire il taglio delle sole piante in relazione alle quali è accertato il pericolo immediato e urgente per la privata e pubblica incolumità e fatta salva la loro sostituzione con altre piante di caratteristiche adeguate da concordare con la medesima Soprintendenza».

I giudici sostengono che «il provvedimento della Soprintendenza appare “prima facie” soprassessorio, perplesso e non dettagliatamente motivato, oltre che recessivo sul piano degli interessi tutelati».

Ma ora c’è lo stop degli ambientalisti. «Questa ordinanza del Tar appare superata», ha commentato Loredana Di Paola, «è stata istituita una commissione che ha già effettuato un controllo su tutte le piante. Quei pini sono quasi tutti salvabili, solo 2 o 3 sono messi male, ma chiederemo lo stesso al Comune di non abbatterli almeno fino al prossimo autunno».

L’amministrazione, tuttavia, sembra orientata a considerare il lavoro svolto dalla commissione. «Il proficuo dialogo con le associazioni ambientaliste», si legge ancora nella nota, «svolto con un tavolo permanente, per noi rappresenta un percorso di confronto che vogliamo proseguire».

©RIPRODUZIONE RISERVATA