La protesta

Via Tavo tra sporcizia e degrado

I residenti: «Non possiamo neppure portare i nostri figli al parco»

PESCARA. Sporcizia, degrado, incuria: è quello di cui si lamentano, ormai da tempo, gli abitanti di via Tavo, via Trigno e via Sangro. Il punto incriminato è il parchetto comunale all’incrocio di queste vie, che spesso diventa un rifugio per i disperati. Il parco, colmo di rifiuti organici, bottiglie e lattine vuote, è diventato seria fonte di preoccupazione per chi vive in quella zona. «È un degrado assoluto», afferma indignata Nathalie Leonzio, una residente di via Tavo. «Il parco è abitato dalla mattina alla sera da extracomunitari e clochard che non hanno alcuna intenzione di lasciare il posto o, quantomeno, tenerlo pulito. Immondizia e spaccio sono all’ordine del giorno. I cestini sono strapieni, i bagni chimici non vengono regolarmente puliti e non ci sono controlli delle autorità. Non possiamo nemmeno portare i nostri figli e nipoti a trascorrere un pomeriggio al parco. Siamo costretti a farli giocare davanti all’ingresso del palazzo, dove peraltro alloggia regolarmente un barbone. Abbiamo contattato le forze dell’ordine, il vice sindaco Blasioli, l’assessore al verde Di Pietro, ma finora niente. Ormai non vengono più effettuate neanche le pulizie del verde: i rami degli alberi giungono fino ai nostri balconi e il transito sul marciapiede è compromesso dalla lunghezza del fogliame. Per ora soltanto promesse e nessuna soluzione».

Simone Delle Grazie

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