Viale Nettuno, via 69 tigli

Francavilla, respinta la proposta del comitato “Salviamo gli alberi”

FRANCAVILLA. Il comitato “Salviamo gli alberi”, promotore di una soluzione tecnica innovativa finalizzata ad evitare l’abbattimento dei tigli di viale Nettuno, vuole sapere le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale ad accantonare la proposta, nonostante risulti meno costosa del progetto del Comune che prevede una spesa complessiva di poco più di 400 mila euro. Un mese fa, il comitato aveva illustrato la soluzione alternativa al sindaco Antonio Luciani, all’assessore all’ambiente Pina Rosato e al dirigente dell’ufficio tecnico Roberto Olivieri. Da allora, è rimasto in attesa di «essere convocato come concordato», sottolinea il presidente Luca Pelliccia. Nel frattempo l’amministrazione ha ripetutamente dichiarato «che ritiene impossibile qualsiasi intervento diverso da quello predisposto dall’ufficio tecnico comunale», continua Pelliccia, ricordando che nel corso della riunione il comitato aveva presentato «una rivisitazione tecnico-scientifica del progetto comunale con l’adozione di tecnologie avanzate, esistenti e reperibili presso aziende specializzate, che permettono di sistemare e contenere le radici e salvare gli alberi. Per venire incontro alle perplessità e ai dubbi esternati dall’amministrazione in ordine ai costi eccessivi che tale intervento comporterebbe per le esigue casse comunali, ci siamo presi carico di affrontare anche la rivisitazione economica del progetto comunale e, conti alla mano, ci siamo accorti che un’attenta e calibrata predisposizione degli interventi andrebbe addirittura ad abbassare i costi», assicura Pelliccia. «Infatti, il rifacimento dei marciapiedi e l’utilizzo puntuale dei materiali tecnologicamente avanzati, permetterebbero un intervento unitario da via Venezia a piazza Sirena, cosa che non avverrebbe con il progetto comunale che, analizzato con attenzione, individua una sistemazione parziale e disomogenea di viale Nettuno nel tratto da via Venezia a piazza Sirena». Il progetto del Comune prevedrebbe il rifacimento dei marciapiedi e l’abbattimento di 69 alberi con la ripiantumazione di 26 alberi in alcuni tratti; in altri tratti, il rifacimento dei marciapiedi con il taglio delle sole radici superficiali senza abbattimento degli alberi. «Confermiamo, quindi, la bontà dei contenuti tecnico-scientifici del nostro contributo e vorremmo conoscere, a questo punto, le motivazioni della valutazione negativa espressa», conclude Pelliccia. «Il rifacimento dei marciapiedi è assolutamente necessario ma il taglio degli alberi avrebbe solo conseguenza negative di carattere sanitario, ambientale, paesaggistico ed economico».

Giuseppina Gherardi

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