VOLTI GIOVANI, MA SCONTATI

Largo ai giovani, ma non proprio a tutti. E se un incarico viene affidato in modo fiduciario, allora perché ricorrere a un avviso pubblico? Sono considerazioni e interrogativi che devono aver tormentato non poco i circa 500 aspiranti sherpa della neo-eletta amministrazione del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. Consulenti, esperti di amministrazione e pubbliche relazioni, pubblicisti ed ex «politici di lungo corso». Tutti richiamati dall’appello alla trasparenza e convinti che sì, questa volta, era ragionevole presentare il proprio curriculum confidando nella regola aurea secondo cui, unico e affidabile criterio di scelta, è quello di individuare merito e competenza dei candidati. Grande è stata naturalmente la delusione nel constatare come, ancora una volta, siano state seguite altre strade, le solite, ben inteso legittime, per selezionare i rappresentanti del nuovo staff.

Che, in buona sostanza, sono quelle della vicinanza o della «affidabilità» politico-ideologica, della presenza consolidata nell’entourage di Alessandrini. È il caso della hostess e modella 23enne che ha seguito il sindaco per tutta l’ultima campagna elettorale, e adesso lo supporta nelle politiche di «riorganizzazione e semplificazione amministrativa». Ecco, appunto, perché illudere centinaia di persone per decisioni già prese e scontate?

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