Abbruscato guarda avanti «Sapremo reagire subito»

Il centravanti dopo il ko con la Juve: «Peccato per quel terzo gol in fuorigioco stavamo facendo bene. Ma conosciamo la nostra forza, a Siena sarà diverso»

PESCARA. Il pesante sei a uno subito contro la Juventus non sembra aver scalfito il morale dello spogliatoio biancazzurro, a sentire le impressioni dei diretti interessati nel dopo gara. Del resto, la squadra ha anche ricevuto l’apprezzamento della tifoseria, che a fine partita ha ugualmente applaudito il suo impegno aprendo, in un certo senso, un nuovo credito alla luce della vittoria di una settimana fa contro il Parma e del tipo di avversario incrociato sabato scorso.

Per questa ragione Elvis Abbruscato prova a guardare avanti con ottimismo. «Su una partita del genere da commentare c’è poco, anche se a un certo punto, sul due a uno, ci stavamo esprimendo davvero bene, creando anche un certo imbarazzo alla Juve» afferma l’attaccante emiliano. «Ma poi, quando concedi qualcosa a queste squadre pur giocando bene, si viene puniti subito».

A tal proposito, scatta anche un pizzico di recriminazione: «Devo dire, però, che nell’azione del terzo gol della Juve c’è stato lo zampino dell’arbitro, che non ha visto un netto fuorigioco, ma non di Asamoah quando ha concluso, ma di un altro giocatore, mi sembra Giovinco, nella fase di gioco precedente. Magari cambiava poco, avremmo perso lo stesso ma, se non altro, saremmo stati per più tempo in partita».

Avete qualcosa da rimproverarvi dal punto di vista tattico e tecnico?

«La prestazione difensiva parte da tutti, quindi se ci sono responsabilità, bisogna attribuirle a tutta la squadra. Purtroppo, contro questi avversari come scegli una contromossa, ne subisci anche le conseguenze negative. Se arretri per non concedere profondità, avanzano i difensori a impostare il gioco. Se cerchi di pressarli alti, ti prendono in velocità negli spazi. Se marchi Pirlo, ci sono altri giocatori che si liberano e che sono in grado di fare giocate pericolose. Quello che mi ha impressionato di questa Juve, dal punto di vista personale», continua Abbruscato, «è la mentalità da squadra provinciale che si deve salvare. Lotta su ogni pallone e, inoltre, i giocatori non temono l’uno contro uno».

Non è stata una domenica fortunata per lei: l’unica conclusione a rete, dal limite, calciata male e, poi, la sostituzione.

«E’ vero, ma è difficile avere occasioni da rete contro la Juve. Anzi, se c’è un aspetto positivo della nostra prova, è quello di avere creato almeno quattro palle gol contro una grande squadra come quella bianconera. Per quanto riguarda la mia sostituzione, avevo subito un colpo a un polpaccio. Il mister cercava di dare più profondità all’azione offensiva e, di certo, non potevo più garantirla in condizioni fisiche precarie».

Questa sconfitta può lasciare qualche scoria nel morale della squadra?

«Non penso perché, nonostante il pesante passivo, non ci siamo mai sfilacciati, rimanendo sempre compatti. Ormai abbiamo acquisito una precisa identità di squadra e ci siamo stretti intorno a una causa. Questa presa di coscienza della nostra forza non ci abbandonerà più, sapremo reagire subito a cominciare dal prossimo impegno con il Siena, dove sarà tutta un’altra partita».

Roberto Ragonese

©RIPRODUZIONE RISERVATA