Angeloni, siluro sul ds Bonetti

Il dirigente: «Si è preso i meriti del mercato, ma lui ha fatto solo sbagli»

AVEZZANO. L’“Angeloni furioso”. E’ una dura reprimenda qualla che l’ideatore principale del progetto Valle del Giovenco, Enzo Angeloni, ha indirizzato al proprio direttore sportivo Ivano Bonetti. Il dirigente ha voluto replicare all’intervista uscita ieri sulle colonne di questo giornale, in cui il ds parlava del mercato di gennaio appena concluso. I termini, ma soprattutto i contenuti espressi da Bonetti non sono piaciuti affatto ad Angeloni che, come sua abitudine, non le ha mandate a dire. E i toni sono tutt’altro che amichevoli, tanto da far pensare che possa aprirsi un profondo dissidio in casa biancoverde.

«Una delle prime, se non la prima regola dello sport è che quando si vince i meriti vanno condivisi, e quando si sbaglia si fa la stessa cosa con gli errori. Bonetti ha rilasciato dichiarazioni del tutto infondate e sarà il caso che le spieghi alla società», tuona Angeloni, all’indomani delle dichiarazioni del ds.
«Ivano dice che in questo mercato invernale ha dovuto porre rimedio a una rosa non costruita da lui? Nulla di più falso. Lui è con noi da luglio, e tutte le scelte fatte in estate per allestire la squadra sono state condivise. Anche con il suo avallo».

Bonetti, forse, si riferiva al lavoro svolto dal vecchio ds, Carlo Susini. «Non c’entra nulla. Lui è con noi fin dal principio di questa stagione», ribatte Angeloni, che continua: «Ho letto di uno svecchiamento della rosa: falso anche questo. A gennaio sono partiti ragazzi giovani come Cruciani, Piva, Censori e Blanchard: dove sarebbe lo svecchiamento? Diciamo, piuttosto, che è stata allontanata gente che a lui non era simpatica».

«Franciel», aggiunge, «è stato ceduto contro la mia volontà. Poi, quando ho dato il mio assenso alla sua partenza, avevamo concertato una cifra e, invece, me lo sono visto al Gela per tutt’altra somma. Così come sono stato contrario all’addio di Blanchard. Parla di aver fatto mercato in uscita? Ma se Laboragine, Berra e Di Berardino l’ho mandati io a Vasto per via dell’amicizia che c’è con Mimmo Crisci. Per non parlare di Cruciani e Piva, convinti sempre dal sottoscritto. Mentre Censori è andato via per sua volontà».

Poi l’affondo definitivo sul mercato in entrata, con parole a diro poco sferzanti: «Il lavoro del signor Bonetti ha portato solo all’arrivo di Suriano. Bel giocatore, intendiamoci, non ho nulla contro di lui. Per il resto, ho trattato tutti io personalmente. Capparella, così come Dall’Acqua, l’hanno ammesso anche in interviste recenti rilasciate proprio al vostro quotidiano. Negro e Caccavallo idem: le trattative sono state portate avanti da Enzo Angeloni e stop. Stesso discorso per N’Ze». Chiusura col botto. «Bonetti aveva un compito preciso: piazzare Cesar, Ferraresi e Cipolla. E non l’ha fatto». E’ chiaro che nella dirigenza biancoverde qualcosa si è incrinato. Tanto per usare un eufemismo.