Antonetti: «Battiamo Pesaro e le altre»

Il presidente della Tercas Teramo chiama il pubblico: serve una serata magica

TERAMO. Chi avrebbe potuto immaginare che alla quart’ultima giornata di ritorno Banca Tercas Teramo-Scavolini Pesaro sarebbe stata una sfida cruciale? E che i marchigiani sarebbero arrivati con due punti di più in classifica sul Teramo dopo aver fatto a pezzi Bologna? Forse non sarà la madre di tutte le partite, ma una parente stretta sicuramente sì. Per il presidente Carlo Antonetti è una sfida da vincere assolutamente, così come le altre tre gare che verranno.

Presidente, che valore ha la partita di domenica prossima?
«Un valore importantissimo, perché è una partita da vincere assolutamente, una partita in cui dobbiamo mettere in campo tutto ciò che abbiamo, con la voglia di conquistare i due punti perché dobbianmo cercare di chiudere il prima possibile il discorso salvezza. Ma le partite che restano le vogliamo vincere tutte».

Secondo lei potrà bastare una vittoria per la salvezza?
«Non lo so, intanto battiamo la Scavolini. In questo momento non possiamo metterci a fare troppi calcoli, dobbiamo pensare solo a noi stessi. Comunque tutto passa per questa partita e dobbiamo dimostrare fin dal primo secondo che vogliamo vincerla. Dobbiamo avere l’entusiasmo e la voglia di raggiungere in fretta la salvezza».

Mercoledì sera Pesaro ha distrutto la Virtus Bologna: fa paura adesso?
«Pesaro è una grande squadra e questo lo sapevamo fin dall’avvio del campionato. All’inizio ha avuto dei problemi, ma adesso sta attraversando un periodo di grande forma. E’ una squadra difficile da affrontare. Ma adesso è finito il momento di pensare contro chi dobbiamo giocare, questo è il momento in cui dobbiamo pensare solo a vincere, indipendentemente da chi è l’avversario che abbiamo di fronte e domencia vogliamo portare a casa questi due punti. E comunque è una gara alla nostra portata. La squadra deve avere più fiducia in se stessa: non dimentichiamoci delle grandi partite che abbiamo fatto, anche in campo europeo».

La matematica non lo vieta, ma ragionevolmente si può ancora puntare all’ottavo posto?
«Noi dobbiamo pensare che abbiamo di fronte questa sfida: ci sono quattro partite ancora da giocare e puntiamo a vincerle tutte, altrimenti scegliamo prima quelle che vogliamo vincere e alle altre nemmeno ci andiamo. Certo, anche le altre squadre vorrano vincerle tutte, ma intanto pensiamo a noi e partiamo dalla prima: domenica c’è Pesaro, poi penseremo alle altre avversarie».

Magari servirà un pubblico più caldo.
«Sono convinto che avremo un publico che si rende conto che questa è una partita importante e al palazzetto si dovrà creare fin dall’inizio un’atmosfera positiva, direi magica, per trascinare la squadra. Ricordo certe serate magiche: bene, ora c’è bisogno di una di queste serate. Ci vuole un palazzetto tutto biancorosso...»

Ma anche Pesaro è biancorossa.
«Be’, noi giochiamo in casa e quindi il nostro biancorosso conterà di più. Ognuno dovrà portare qualcosa con i colori della sqauadra. Il pubblico e i dirigenti non possono fare i canestri, ma se si crea l’atmosfera giusta possono caricare la squadra e spingerla alla vittoria»

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