Aureli in gol a 46 anni: ma voglio fare l’allenatore 

Nel Guardia Vomano siede in panchina, però ogni tanto si manda in campo: «Gestisco un’attività commerciale in zona e mi diverto in Terza categoria»

Un cognome, una garanzia. Il primo è quello dei fratelli Aureli, Danilo e Vincenzo, la seconda riguarda le reti. Tra tutti e due, infatti, ne hanno messe a segno oltre 600. «Danilo è sicuramente quello più prolifico», ammette ridendo il quasi 46enne (li compirà domenica) Vincenzo, di un anno più grande, «avendo abbondantemente superato quota 300 ed essendo ancora in attività (nelle file del Deportivo Luco, ndc)». Anche Vincenzo però non scherza, sotto porta, essendo proprio di recente arrivato a 272 reti ufficiali. Le ultime due, infatti, le ha messe a segno domenica scorsa, nelle file del Guardia Vomano, co-capolista (assieme al Teramo Stazione) del girone teramano di Terza categoria. Di questa squadra, in realtà, lui è soprattutto l'allenatore: carriera intrapresa da qualche anno, avendo in precedenza guidato il Lycia ed il Raiano, per poi fermarsi per una stagione e mezza. «Nel frattempo», spiega, «ho sposato una ragazza di Castelnuovo Vomano (Carla, ndc) e lì mi sono sistemato aprendo in estate un'attività (gestisce un supermercato della zona, ndc) che ha ovviamente condizionato le mie successive scelte in ambito sportivo. Pur avendo infatti ricevuto qualche offerta da club di categoria superiore, ho preferito rifiutare per i motivi appena esposti».
Circa il suo futuro, però, Aureli senior sembra avere le idee molto chiare: «Davanti alla prospettiva di un progetto serio, non avrei difficoltà, un domani, a spostarmi, anche perché allenare mi piace e potrebbe diventare qualcosa di più serio ed impegnativo, sempre ammesso che ne valga la pena». Nel frattempo, si gode questa esperienza vomanese, che vede la sua squadra in lizza per il salto di categoria: «Ci proviamo», commenta, «consapevoli del fatto che gli obiettivi di partenza erano ben altri e che, per mezzi ed organici, ci sono diversi club più attrezzati del nostro e dunque in corsa per l'approdo in Seconda».
Impegnato sul campo del Sant'Egidio 89, sabato scorso il Guardia Vomano, tuttora imbattuto dopo 12 gare, ha centrato il decimo successo stagionale, con una quaterna di reti. Due delle quali, come detto, messe a segno proprio dal mister. «Era la prima da titolare», svela Aureli, «complice la necessità di far rifiatare qualcuno. In precedenza avevo disputato appena due spezzoni di gara, visto che per scelta preferisco dedicarmi alla parte tecnica, giocando solo in casi di emergenza».
Un gol di testa, la sua specialità, e uno di sinistro, che non è il suo piede preferito: «Ho segnato a porta praticamente vuota, per cui non è stata, quel che si dice, una prodezza», svela il diretto interessato, la cui carriera calcistica è nata, dopo gli inizi nell'Aquila, nelle giovanili del Pescara, fino al debutto, in serie A, alle dipendenze di Giovanni Galeone. «Giusto un paio di partite e qualche presenza in panchina», precisa, «dopodiché ho iniziato a girovagare per l'Abruzzo (con la sola parentesi marchigiana di Tolentino, ndc), vestendo le maglie di tantissime squadre: Chieti, Santegidiese, Lanciano, Mosciano, Celano, Tolentino, RC Angolana, Alba Adriatica, Notaresco, Montorio 88, Castelnuovo, Sulmona, FP Michetti, Scafa, Torrese Calcio, Raiano, Lycia ed Ortigia». Quattro le promozioni centrate, e 22 le reti nelle sue stagioni più prolifiche: con il Lanciano (Eccellenza) ed a Sulmona (Prima categoria).
Stefano De Cristofaro
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