Avezzano deludente, un pari tra i fischi 

Biancoverdi spuntati, con poche idee e ancora a secco di vittorie. Pellecchia replica al rigore segnato da Pedalino

AVEZZANO. Ci sono i fischi e un chiarimento tra i tifosi della curva nord biancoverde e il centravanti polacco Branicki nei titoli di coda di un’altra domenica incolore per l’Avezzano, con un 1-1 al modesto Monticelli. In tre giornate di campionato, e senza contare la sconfitta di Coppa Italia col Francavilla, il ruolino di marcia di quella che in teoria dovrebbe essere una delle favorite del girone F di serie D è a dir poco anemico: appena due punti conquistati al Dei Marsi, un gol fatto e due subiti. Il tecnico Federico Giampaolo continua a chiedere pazienza e cerca le attenuanti nella precaria condizione atletica di una squadra che fa fatica a costruire gioco e azioni pericolose per gli avversari.
Com’è emerso nettamente anche nella gara di ieri contro i marchigiani, al loro primo punto stagionale conquistato proprio in terra marsicana. Condizione atletica a parte, ieri l’Avezzano ha fatto a meno del difensore centrale Verruschi e del portiere Fanti, entrambi squalificati, e Giampaolo ha modificato l’assetto dell’undici iniziale rispetto al derby vastese di sette giorni fa. A centrocampo si è rivisto Persia, mentre in attacco ha trovato spazio l’atteso Dos Santos, al debutto da inizio match. Con l’altra novità Czesay schierato come esterno di centrocampo.
I marchigiani hanno risposto con un 3-5-2 fatto di prudenza e ripartenze affidate ai piccoletti Guida e Cocchieri, due baby di 19 e 18 anni che compensano la mancanza di centimetri con piedi buoni e velocità. Soprattutto Guida ha messo in apprensione la retroguardia avezzanese in più di un’occasione e da un suo guizzo in area è nato il rigore che ha regalato il vantaggio agli ospiti, proprio allo scadere dei 45’. Un primo tempo incommentabile in casa Avezzano, con una squadra che è apparsa anche troppo nervosa (diversi i battibecchi fra i calciatori).
Nella ripresa, Giampaolo ha provato ancora a mescolare le carte con gli ingressi di Guerra e Pellecchia al posto di Branicki e Czesay. E proprio Pellecchia, al 17’, ha trovato la rete del pareggio, complice una madornale ingenuità del portiere marchigiano Rinaldi. Il gol ha svegliato dal torpore l’Avezzano, ma senza regalare idee, visto che l’arrembaggio biancoverde si è infranto sistematicamente sulla muraglia rivale. Anzi, è stato il Monticelli a rendersi maggiormente pericoloso, prima con un palo (26’) e poi con un contropiede che ha portato all’espulsione di Menna (46’).
Giampaolo chiede calma, ma nelle stanze del club di via Ferrara si ha l’impressione che il patron Gianni Paris, noto per la sua esuberanza nei confronti di chi siede sulla panchina biancoverde, abbia già esaurito la propria scorta di pazienza. Quello di ieri, in fondo, era un primo esame da non fallire, alla luce della partenza poco brillante, dei proclami estivi e della campagna acquisti.
Domenica prossima l’Avezzano è atteso dalla corazzata Vis Pesaro, una ghiotta occasione per dare un nuovo senso a questa stagione e far dimenticare falsa partenza e fischi.
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