Barbarossa: «Testa e cuore AcquaeSapone d’assalto» 

Stasera gara 5 della finale scudetto contro Pesaro, il patron nerazzurro carica: «Non siamo i favoriti, sarà battaglia. Per vincere serve una super prestazione»

PESCARA. Il giorno del giudizio è arrivato. L’AcquaeSapone cerca gloria in gara 5 della finale scudetto di calcio a 5 e chiede strada all’Italservice Pesaro, che punta al primo titolo tricolore. L’appuntamento con la storia è alle 21, al PalaRoma di Montesilvano, il teatro dei sogni che farà da palcoscenico ai prossimi campioni d’Italia. «Non siamo favoriti», precisa immediatamente Enio Barbarossa, il patron dell’AcquaeSapone. «I favoriti sono quelli che non hanno appetito, invece l’AcquaeSapone dovrà essere affamata come non mai». Il massimo dirigente del club nerazzurro mette subito le cose in chiaro, anche se per scaramanzia evita di pronunciare quella parolina magica: scudetto. «Mi aspetto una battaglia, contro una grandissima squadra come il Pesaro. Troveremo davanti degli avversari fortissimi. Un mix di ex giocatori di Luparense e Pescara, due società che hanno sempre fatto stagioni straordinarie negli anni passati. Honorio, per esempio, è uno che in carriera ha vinto già sette scudetti e sa bene come si giocano le finali. Inoltre, hanno un tecnico come Fulvio Colini che in carriera ha vinto tanto in Italia e anche in campo internazionale». Colini (ex Pescara e Montesilvano) qualche giorno fa, al Centro, ha detto «so di non essere simpatico all’AcquaeSapone», ma il patron evita la polemica: «Non so perché abbia detto certe cose. Non ho confidenza con lui, quindi non saprei cosa rispondere…», dice, spostando l’attenzione su gara 5 di stasera, che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Football. «Sarà una battaglia, ma anche un grande spettacolo, e spero sempre che rimanga tale all’insegna del fair play e dell’arbitraggio giusto ed equilibrato. Murilo, il nostro capitano, è colui che racchiude lo spirito dell’AcquaeSapone e sono certo che tutti gli altri giocatori faranno una grande gara». Continua il presidente della società nerazzurra, che prova ad allentare la pressione. «Quale giocatore toglierei all’Italservice Pesaro? Marcelinho, senza dubbio, un giocatore straordinario». E il pivot dei marchigiani il prossimo anno potrebbe finire all’AcquaeSapone, con De Oliveira, il pivot dei nerazzurri, pronto a fare il viaggio al contrario. «Pensiamo alla finale», taglia corto Barbarossa. «Per vincere serve la giusta mentalità. Perez all’InterMovistar? Non è il momento di parlare del futuro di Perez. Tino è un grande allenatore e spero di averlo con noi anche in futuro. È un tecnico che fa gola a molti club e dopo gara 5 parleremo con lui». Se il tecnico iberico dovesse tornare in Spagna, in società si fa largo l’ipotesi del ritorno in nerazzurro di Max Bellarte. «Nessun nome, dopo la fine del campionato vedremo», taglia corto Barbarossa sulla questione allenatore, anche se il club nerazzurro potrebbe pensare ad un altro spagnolo, come Davide Marin, allievo di Perez, che nell’ultima stagione ha allenato il Napoli. L’AcquaeSapone, è vista come la Juventus del calcio a 5 e farà di tutto per restare in alto. «In molti lo dicono, ma non è così. Noi cerchiamo di fare sempre il meglio, poi è chiaro che tra le squadre in circolazione siamo la più vincente. La Champions? L’anno scorso siamo stati molto sfortunati e mi piacerebbe tornarci, prima però bisogna vincere il tricolore, poi penseremo alla Champions».
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