Bisogno oggi atteso in città per definire l’accordo con Maio

Altra giornata di trattative con l’imprenditore di Cava C’è in ballo anche un anticipo per pagare gli stipendi

Sono ore decisive per il futuro della Virtus Lanciano. Ore caratterizzate da voci e indiscrezioni, alcune non controllate. Potrebbe cambiare la proprietà: la famiglia Maio sembra destinata a cedere le quote della Virtus. Oggi è stata annunciata la presenza in città dell’imprenditore campano Stefano Bisogno che da alcuni giorni sta trattando con Franco Maio, papà di Valentina e Guglielmo soci al 50% del club rossonero. Bisogno è atteso in città per tentare di chiudere la trattativa che sta portando avanti al fianco del ds Vittorio Galigani. Secondo le voci filtrate ieri, l’imprenditore dovrebbe partecipare attivamente (con un bonifico) al pagamento degli stipendi di novembre e dicembre da liquidare entro martedì per non incorrere in un nuovo deferimento. Voci, oggi si vedrà, visto che lo stesso Stefano Bisogno, al microfono di Ciro Venerato del Tg3 Abruzzo, ha detto che in giornata sarà a Lanciano. «E’ vero, siamo in trattativa», ha detto l’imprenditore originario di Cava de’ Tirreni, «e nel giro di una settimana l’operazione dovrebbe essere chiusa. Stiamo valutando alcuni punti, sia noi che loro. Una volta risolte le ultime problematiche si metterà nero su bianco». Non parla da presidente, ma comunque da parte attiva di una trattativa che sembra allo stato avanzato. Bisogno dovrebbe subentrare ai Maio nelle esposizioni debitorie della società, certificate dal bilancio 2015. Addirittura, per evitare un nuovo deferimento, Bisogno dovrebbe anticipare una somma prim’ancora di diventare socio della Virtus. Indiscrezioni che nelle prossime ore dovrebbero trovare riscontri nei fatti. Detto ciò, Bisogno ha commentato anche un precedente penale cancellato dall’indulto. «La strada di ognuno di noi non sempre è liscia. Capita di potersi ritrovare in situazioni poco piacevoli, l’importante è uscirne con onestà e dignità». Infine, Vittorio Galigani. «Sta con me, il ds è uno dei fautori di questa operazione».

Anche quella di ieri è stata una giornata convulsa con tante telefonate. Alcune anche abbastanza tese. Bisogno, infatti, si sarebbe risentito con Franco Maio per il presunto pranzo di lavoro programmato per ieri con Antonio Esposito, l’ex presidente di Marino e Giulianova, che si sarebbe fatto avanti per prendere il club. E il presidente onorario avrebbe smentito ogni altro contatto. Si tratta di una situazione delicata, visto che comunque la famiglia Maio avrebbe maturato l’intenzione di non ricapitalizzare le perdite d’esercizio, di poco più di tre milioni di euro, al 30 giugno del 2015. E’ vero che durante il mercato del gennaio scorso sono stati abbassati i costi di gestione, ma nel frattempo sono maturate altre spese da aggiungere al fardello della perdita d’esercizio.

Va detto che quasi tutte le società professionistiche chiudono i bilanci in perdita. E la Virtus non fa eccezione. Nel caso specifico colpisce la consistenza maturata nel corso degli anni: 85mila euro al 30 giugno 2012, 527mila euro nel 2013 e 224mila euro nel 2014. L’impennata è avvenuta nel 2015 e ha fatto precipitare quella che è la situazione patrimoniale della società. Servono soldi freschi: qualcuno li dovrà mettere così come hanno fatto i Maio in questi anni.

@roccocoletti1

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