«Situazione difficile, ma possiamo ancora recuperare terreno»

Bonetti conosce il problema: «E’ sempre lì davanti»

Il tecnico biancoverde e le ragioni della sconfitta: «Sbagliamo troppo negli ultimi venti metri».

AVEZZANO. Ennesima conferenza stampa sottotono per Dario Bonetti. Il tecnico biancoverde non ha molta voglia di parlare, soprattutto dopo una sconfitta così amara. «Una buona partita», spiega l’allenatore della Valle del Giovenco, «in cui certamente avremmo meritato qualcosa di più. Però, come spesso ci capita in questo periodo, gli episodi ci hanno condannato alla sconfitta». La terza nelle ultime quattro partite. La Valle del Giovenco non vince dal lontano 3-2 sul Potenza del 13 dicembre scorso.

Il caso ha voluto che i due gol di Vitale siano arrivati subito dopo le sostituzioni dei due nuovi arrivati, Negro e Caccavallo. «Ma è stato proprio un caso», smorza Bonetti. «L’1-0 è arrivato su calcio piazzato, in cui noi avremmo dovuto fare molta più attenzione. Non credo che con Negro e Caccavallo in campo le cose sarebbero cambiate. Va detto, comunque, che al Pescara un gol lo si può anche concedere».

E allora dov’è il problema? «Il problema è davanti. Come con il Portogruaro, abbiamo continuato a fallire troppe opportunità. Cosa che, alla lunga, paghi. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, ma abbiamo anche sperperato azioni importanti. Anche ad inizio ripresa ci siamo costruite due limpidissime opportunità, ma la palla non è andata dentro. Ce la siamo giocata alla pari con un avversario fortissimo come il Pescara». Come ha visto i nuovi? «Bene. Sia Negro che Caccavallo hanno dato il contributo che mi aspettavo».

A questo punto, però, la classifica si fa davvero difficile. Che cosa cambia dopo questa sconfitta? «Cambia che abbiamo sprecato l’ennesima opportunità di risalire la graduatoria. Il campionato è lungo e se analizziamo tutto in maniera razionale, possiamo dire che c’è tempo per recuperare». Anche perché la rosa è ampia. Troppo, forse? «Forse, però se continuano a mancare giocatori su giocatori per infortuni ogni domenica si fa dura anche con una rosa ampia come la nostra».