Capitan Mammarella «Col Crotone la Virtus fa il pieno di stimoli»

Il terzino: faremo qualsiasi cosa per uscire dal momento-no Oggi la Figc farà sapere se si gioca al Biondi o a Pescara

LANCIANO. Sbloccarsi. Fare qualcosa, qualunque cosa, per uscire da questo momento negativo, in cui la squadra gioca bene, ma non riesce a fare punti.

È questo l’obiettivo della Virtus che, in attesa della sfida con il Crotone, è alle prese con una classifica affatto invidiabile, nuova per la B, visto che così in basso non è mai stata, con una crisi di risultati che è drammatica soprattutto fuori casa.

E rischia di giocare “fuori casa” la squadra rossonera anche la sfida di domenica, che è prevista al Biondi, ma per il quale la proroga alla deroga per giocare nello stadio casalingo, nonostante i lavori per rifare i distinti non ancora iniziati, non è arrivata fino a ieri sera. E quindi il rischio di giocare all’Adriatico di Pescara c’è, e aggiunge ansia in un periodo già difficile. «Il momento è delicato senza dubbio», ha commentato il capitano Carlo Mammarella, che ha l’arduo compito di tenere alto il morale del gruppo e compatta la squadra. «La classifica dice che siamo in difficoltà e di questo ne siamo consapevoli. Ma siamo consapevoli anche di quanto di positivo facciamo visto che anche a Perugia, come a Cesena, abbiamo giocato bene, senza però riportare punti. È mancato qualcosa, che sia fortuna, cattiveria, qualsiasi cosa sia, dobbiamo cercare di venirne fuori. Qualcosa ci manca, ma sono convinto che sia un momento negativo, e possiamo tornare a fare risultato».

È positivo, e non potrebbe essere diversamente, il capitano che cerca anche conforto nelle statistiche per superare il momento no. «Di solito in 42 partite capita che ce ne siano 5-6 che vanno storte», ha fatto notare Mammarella, «in cui magari giochi bene e non raccogli punti. Speriamo che le abbiamo fatte tutte 5-6 in un colpo solo e ora ci sblocchiamo con risultati positivi». Che facciano risalire la china. Il penultimo posto a 9 punti fa paura. La Virtus non è mai stata così in basso in classifica da quando è in B.

«Vedere la classifica non aiuta», ha sottolineato il capitano, «ma le ripercussioni psicologiche non ci sono tanto per la classifica, quanto sul campo, quando vedi che costruisci molto, ma non segni e non vinci. Finora siamo stati abituati a lottare in ben altre posizioni, è vero, ma siamo sempre partiti con l’obiettivo della salvezza, che ci dobbiamo sudare. Immaginavo che avremmo avuto delle difficoltà in più quest’anno, ma mi aspettavo di avere almeno qualche punto in più. Almeno 3 punti che aggiunti ai nostri 9, ci farebbero salire di alcune posizioni. Dobbiamo essere bravi a cambiare testa»

.E il mister? C’è ancora fiducia in D’Aversa da parte della squadra? «Certo», ha risposto secco Mammarella, «ho sempre detto, a prescindere, che Roberto (D’Aversa) è un valore aggiunto per la squadra. Lo era da giocatore, da manager e lo è da allenatore. In quanto al gruppo c’è e i ragazzi sono tutti consapevoli di dover uscire assieme da questo periodo». E, paradossalmente, la sfida contro il Crotone, seconda forza del campionato, arriva a proposito. «Il Crotone ha sbagliato pochissime partite», ha fatto notare il terzino «gioca sempre in modo propositivo, per 95’. Non ci poteva capitare partita migliore in questo momento, perché contro la squadra seconda in classifica si tira fuori qualcosa in più e forse riusciremo a tirar fuori quel “qualcosa” che ci manca». Resta il problema di dove si giocherà la gara. Oggi è attesa la risposta della Figc alla richiesta di proroga alla deroga per giocare al Biondi durante i lavori per la realizzazione dei nuovi distinti. Solo dopo la decisione della Figc si potranno mettere in vendita i biglietti per la partita di domenica.

Teresa Di Rocco

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