Casassa: «Grande vittoria, la nostra vendetta»

Il portiere dell’Acquaesapone racconta il 5-2 nel derby col Pescara: avanti così. Scudetto? Proviamoci

MONTESILVANO. L’infortunio di Stefano Mammarella aveva buttato nello sconforto l’Acquaesapone. La stella dei nerazzurri, e della Nazionale italiana, è ko da un mese mezzo a causa della frattura dell’alluce del piede destro. Nella sfortuna, però, la squadra di Antonio Ricci ha scoperto Mirco Casassa. Il 24enne portiere piemontese si è rivelato una piacevole sorpresa e non ha fatto assolutamente rimpiangere il portierone della Nazionale italiana. Prestazioni sontuose quelle del numero 17 nerazzurro, che ha brillato anche nel derby di sabato sera con il Pescara. «Sono felicissimo, ci tenevamo tanto al derby. Siamo entrati in campo indemoniati perché volevamo vendicare il brutto risultato della gara d’andata (7-1, ndr) e ci siamo riusciti», racconta Casassa, classe 1992, da Buttigliano d’Asti. Il portiere dell’Acquaesapone è al primo anno lontano da casa. Con l’Asti ha vinto tanti trofei, scudetto compreso, e adesso si è tuffato nella sua nuova avventura abruzzese. «Qui sto benissimo», dice. «Sono arrivato dall’Asti con la speranza di giocare qualche partita», racconta, «ma sapevo benissimo che davanti avrei avuto un campione come Mammarella», però, con l’infortunio del Pallone Azzurro 2016, la sua stagione è cambiata. «Sono titolare da 9 gare, tuttavia spero che Stefano rientri presto perché abbiamo bisogno di lui». Sana competizione tra i due, ma l’ex Orange sta ben figurando e oggi verrà premiato dalla società della famiglia Barbarossa come miglior giocatore del mese di dicembre. Tifoso del Torino e «anti juventino, che sia chiaro», specifica il portiere piemontese, che vuole centrare degli obiettivi importanti. «La nostra è una squadra costruita per vincere, anche se ci sono concorrenti fortissime, come Pescara, Napoli e Luparense. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni. Scudetto? Certo, dobbiamo crederci». Lui ci crede e vuole continuare a fare bene. «Sto dando tutto me stesso e sarebbe bello raggiungere dei traguardi importanti anche a livello personale». Ad esempio, la maglia dell’Italia. Mirco Casassa, infatti, è in odore di convocazione. «Sarebbe bellissimo. Ci sono già stato qualche tempo fa, ma tornarci mi riempirebbe d’orgoglio». La maglia azzurra all’orizzonte, ma prima c’è l’Acquaesapone. «Facciamo un passo alla volta, vivo il presente e penso a fare bene con questi colori», chiude l’erede di Stefano Mammarella.

Il posticipo. Vittoria per 3-1 del Real Rieti sul Kaos Ferrara. I laziali salgono a quota 16 in classifica.

(l.d.m.)

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