Cascione cambia il Pescara Il bomber Merola è in forse 

In difesa ballottaggio Moruzzi-Pierno per la sostituzione di Milani a sinistra

PESCARA. Una partita da vincere, a tutti i costi, sia per il Pescara che per l'Olbia. Cascione pensa al suo orticello e si prepara a conquistare la prima vittoria esterna della sua gestione, fondamentale per cercare di risalire qualche gradino in classifica nelle ultime tre giornate e per mettersi al riparo da ulteriori brutte sorprese in una zona play off in cui, dal basso, ora c'è la ressa per strappare gli ultimi pass disponibili. A tre giornate dall’epilogo della stagione regolare la squadra di Cascione è settima ad una lunghezza dal Pontedera, a 5 dal Gubbio, quinto in graduatoria. Ma dietro, in un fazzoletto di un solo punto, tra il sesto e il decimo posto, ci sono altre tre squadre agguerrite: Juventus Next Gen e Arezzo 48, Rimini 47. E ai margini dei play off, Lucchese e Pineto sperano ancora con 44 punti. Dopo la trasferta in terra sarda, il Pescara sfiderà l’Ancona di Boscaglia all’Adriatico-Cornacchia (domenica 21 aprile alle ore 16.30), e nell’ultimo turno renderà visita alla Fermana (domenica 28 aprile alle ore 20). Vincere tutte le tre sfide rimanenti è la missione del 40enne tecnico biancazzurro, che è scivolato al settimo posto e che paga il ruolino di marcia quasi da retrocessione del Delfino negli ultimi tempi. Il bilancio del Pescara nel girone di ritorno è infatti da incubo: 5 vittorie, 2 pareggi e 9 sconfitte. Complessivamente 17 punti come il Pineto. Peggio hanno fatto Fermana (15), Ancona, Recanatese e Vis Pesaro (14), Olbia (8). Differenza reti girone di ritorno: 19 gol realizzati, 31 subiti. Se il Pescara giocherà i play off, alla fine, il merito sarà del bottino conquistato da Zeman nel girone d'andata: 32 punti.
La squadra. L'idea di Cascione è quella di cambiare il meno possibile. Per vincere in casa dell'Olbia, però, l'allenatore potrebbe alzare l'asticella della qualità offensiva della squadra. Possibile anche una modifica tattica: dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con l'innalzamento di Georgi Tunjov alle spalle della punta centrale, che potrebbe essere anche Edoardo Vergani, più adatto al ruolo di pivot al centro del reparto. Il dubbio è legato alle condizioni di Davide Merola, da due partite a secco di gol ma non certo di buone prestazioni. Il bomber della squadra è alle prese con un affaticamento all'adduttore. Nulla di preoccupante, ma verrà valutato e, soprattutto, non rischiato per evitare che possa portarsi dietro guai fisici nei play off. Potrebbe anche toccare a Cuppone il ritorno nel ruolo di esterno offensivo, anche se Cascione ha molte soluzioni, compresa quella del suo allievo Sasanelli, che potrebbe avere una chance dall’inizio. Dall'altra parte, a sinistra, certo del posto Accornero, con Cangiano che potrebbe essere arma preziosa a gara iniziata, sia sulla corsia offensiva mancina che alle spalle della punta, come trequartista. In quel ruolo, c'è anche Meazzi, altro giocatore che il tecnico tiene in considerazione per un posto da titolare o per un cambio durante il match. In mediana Aloi e Squizzato il duo favorito per le maglie disponibili, con Dagasso che potrebbe rifiatare, almeno dall'inizio, dopo tante partite da titolare. Certe le defezioni dell’infortunato Pellacani e del terzino sinistro Milani, fermato per un turno dal giudice sportivo. Al suo posto Moruzzi o Pierno, che potrebbe adattarsi sulla fascia mancina. In difesa Floriani, Brosco e Mesik, con Pellacani tra i pali, non sembrano in discussione.
Qui Olbia. Tra i sardi squalificato il difensore Palomba classe 2003. Per centrare i play out l’Olbia di Oberdan Biagioni dovrà compiere un’impresa. Vincerle tutte e sperare in qualche risultato favorevole. L'arbitro domenica sarà Daniele Virgilio di Trapani. Ultimo precedente a Chiavari, lo scorso dicembre, con vittoria esterna del Delfino per 1-2.
Orlando D'Angelo
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