Dall’Acqua, bomber in cerca di riscatto

Il neo-acquisto biancoverde in Marsica per cancellare la brutta parentesi stabiese.

AVEZZANO. Stefano Dall’Acqua: è lui la punta tanto cercata dalla Valle del Giovenco. Partito Franciel, poco fortunato nella parentesi biancoverde, il direttore sportivo Ivano Bonetti ha dirottato le sue attenzioni sull’ex baby-prodigio della Reggina. Dall’Acqua arriva ad Avezzano da svincolato, dopo sei mesi con la Juve Stabia (7 presenze e nessun gol). In carriera ha vestito le maglie di Reggina, Treviso, Catania, Foggia, Novara, Grosseto, Reggiana e, appunto, Juve Stabia. «Sono contento di essere qui», le prime parole del nuovo attaccante biancoverde. Trevigiano di nascita ma sorpreso dal clima rigido di questi giorni.

«Un primo allenamento positivo, ma quanto freddo!», confessa al termine della seduta all’Alfredo Barbati di Pescina. Perché la Valle del Giovenco? «Perché mi sono informato e ho capito che qui c’è una società seria. E nel calcio oggi è raro trovarne. Poi è stato anche merito di Capparella, mio compagno a Castellammare, che mi ha parlato bene del club e dell’ambiente. Lui già sapeva che sarebbe venuto a giocare qui e che alla Valle del Giovenco occorreva una punta e mi ha detto di provare».

La situazione di classifica non è felice: cosa si aspetta Dall’Acqua dal girone di ritorno? «E’ chiaro che per prima cosa bisognerà tirarci fuori dalle zone a rischio. Poi vedremo quello che verrà. In estate gli obiettivi erano altri, ma ora bisogna fare punti per la salvezza».
Su Dall’Acqua c’erano anche altre società. «Sì, avevo diverse offerte però, ripeto: qui ho trovato un club serio, ambizioso, in un ambiente che ti fa lavorare con tranquillità. In più sono tornato in Prima Divisione». L’attaccante è a conoscenza del rapporto difficile tra squadra e tifosi. So del problema del nome e dello scarso seguito di pubblico al Dei Marsi. Credo toccherà a noi giocatori far rinascere la voglia di venire allo stadio, sperando anche in un clima meno rigido».