Un attacco di Ivan Di Berardino (foto Antonio Oddi)

PUGILATO

Di Berardino non ce la fa: il titolo italiano dei pesi massimi a Cardillo

Il pugile marsicano dopo dieci riprese non riesce a battere il suo avversario  Primi quattro round equilibrati, poi l’atleta di Cassino prende il largo

AVEZZANO. Il sogno di Ivan Di Berardino, di riportare dopo 28 anni ad Avezzano il titolo di campione italiano di pugilato nella categoria dei pesi massimi, si infrange sui guantoni di Gianmarco Cardillo che vince abbastanza nettamente al termine di dieci durissime riprese. Si era preparato per bene il gigante avezzanese, cercando di evitare gli errori commessi nel match dello scorso luglio, quando venne decretato un pari tecnico a causa di una ferita causata involontariamente da una testata di Cardillo. Ma evidentemente la maggiore esperienza di Cardillo, maturata negli oltre 50 incontri disputati tra i dilettanti, ha avuto il suo peso, se non altro per la superiore assuefazione ai combattimenti, mentre la carriera professionistica dei due pugili è risultata identica, con 8 successi e una sola sconfitta ciascuno. Palazzetto di via Pereto gremito in ogni ordine di posto, con la tifoseria di casa che ovviamente prevale sul gruppetto di sostenitori ciociari. Si inizia abbastanza tardi (primo gong alle 22,50) e, come aveva promesso in occasione di precedenti interviste, Di Berardino non si getta subito allo sbaraglio per cercare di chiudere velocemente la pratica. Questa volta ragiona di più, senza forzare i ritmi come aveva fatto in altre circostanze e l'inizio sembra promettere bene, ma Cardillo entra nella guardia del marsicano con ganci indirizzati sia alla figura che al volto, colpi che quando vanno a bersaglio, fanno male. Il match viaggia sul piano dell'equilibrio per le prime quattro riprese, poi l'arbitro Di Clemente penalizza Di Berardino con un richiamo ufficiale per trattenute non regolamentari e da questo momento in poi, la superiore freschezza atletica del cassinate inizia a prendere il sopravvento. I due pesi massimi avrebbero dovuto affrontarsi già alla metà dello scorso mese di novembre, ma un infortunio subito in allenamento da Di Berardino, aveva indotto la Federazione a concedere una nuova scadenza e non è escluso che l'interruzione della preparazione e l'allungamento dei tempi di recupero, possa aver influito sull'esito dell'incontro, ma non bisogna dimenticare la differenza di età tra i due (28 anni il ciociaro, 35 il marsicano), divario che ha giocato nettamente in favore del nuovo campione italiano. Al momento non è prevista una rivincita, ma nell'entourage dei due pugili non si esclude un nuovo match, ovviamente con data e località da stabilire. Nel sottoclou, il casertano Domenico Valentino ha superato Davide Carli ai punti sulla distanza delle otto riprese, mentre tra i dilettanti si è distinto il rovetano Amedeo Sauli, vincitore per k.o.
Plinio Olivotto
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