Di Cecco-portafortuna: con lui Virtus imbattuta

Il centrocampista del Lanciano ha saltato solo la gara persa con il Frosinone «Qui ci sono tanti giocatori duttili, è una risorsa in più. Per il futuro voto Pinato»

LANCIANO. Lui, a differenza della Virtus, è ancora imbattuto. Su 13 partite giocate finora, infatti, ne ha disputate 12, saltando solo quella contro il Frosinone, al termine della quale i rossoneri hanno patito l’unica sconfitta in questa stagione. E’ Domenico Di Cecco, 31 anni, centrocampista tuttofare della Virtus che per il mister Roberto D’Aversa è quasi imprescindibile, è uno di quei giocatori di cui non si può fare a meno. E, sarà anche un caso, ma fatto è che l’unica volta in cui non è sceso in campo la Virtus ha perso. Di Cecco è uno dei perni del centrocampo rossonero. D’Aversa infatti lo ha riportato nel suo ruolo naturale, a centrocampo, dopo che Baroni lo scorso anno lo ha schierato spesso come esterno d’attacco. «Questo è il mio ruolo», ha detto il centrocampista, «mi piace di più, ma ci sono esigenze durante la partita o il campionato che ti portano ad adattarti e si cerca di fare il massimo per aiutare la squadra. Quest’anno però non sono il solo a poter ricoprire più ruoli. Il mister ha anche altri giocatori con queste caratteristiche (vedi Aquilanti, terzino destro o centrale, Grossi centrocampista o esterno d’attacco, Pinato che può coprire tutta la fascia sinistra, e Thiam punta centrale o esterno, ndc) ed è una risorsa in più. Se hai più giocatori che possono ricoprire più ruoli è un vantaggio nei momenti di difficoltà. Rispetto allo scorso anno in cui con mister Baroni ho giocato da esterno magari ho meno occasioni per tirare in porta, ma quest’anno abbiamo attaccanti come Piccolo e Gatto che stanno facendo benissimo e lascio fare a loro». Se non vuole ritagliarsi un posto in attacco, Di Cecco pensa però al centrocampo e a sudarsi la maglia in allenamento vista la concorrenza che c’è, vedi Bacinovic, Grossi, Pinato. «Quest’anno abbiamo una rosa ampia e giocatori molto forti», ha commentato il jolly rossonero, «tanto che quando c’è una sostituzione non si nota la differenza. Bacinovic sta ritrovando il passo dopo che si è allenato per mesi a casa da solo, e sappiamo che in gruppo allenarsi è diverso. Ma ha qualità, è di una’altra categoria e si vede sul campo. Pinato è un altro che può ricoprire più ruoli; è un 95, deve crescere, ma è forte, si vede. Se mi chiedono su chi puntare per il futuro risponderei senza dubbio: Pinato».

Rosa ampia, giocatori polivalenti, gran gruppo sono i valori della Virtus targata D’Aversa che ora deve affrontare lo scoglio Latina. «Andiamo al Francioni con la voglia di mantenere l’imbattibilità esterna (che dura da 10 giornate, l’ultima sconfitta esterna risale allo scorso campionato a Siena, il 12 aprile, ndc), l’entusiasmo ma anche con la consapevolezza che sarà durissima», ha spiegato Di Cecco. «Il Latina sta attraversando un momento negativo ma è una grande squadra. Noi andiamo con lo spirito di doverci salvare e di voler riportare i tre punti a casa. Abbiamo entusiasmo, dobbiamo essere bravi a lasciare da parte l’euforia e stare con i piedi ben piantati per terra. Dobbiamo avere l’atteggiamento giusto e scendere in campo per lottare».

Teresa Di Rocco

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