Dybala, tre perle da campione  

L’argentino stende il Sassuolo e si sfoga: «Basta paragoni con Messi, voglio i miei gol e i miei trofei»

REGGIO EMILIA. Strepitoso Dybala, con tre gol uno più bello dell’altro, e la Juve riprende il suo cammino vincente in campionato, dimenticando le amarezze di Champions. Contro un Sassuolo non troppo all’altezza, il fuoriclasse argentino ha valorizzato il dominio bianconero con una tripletta che gli consente, alla centesima gara con la Juve, di portare a 8 reti il proprio bottino personale in campionato (più le 2 in Supercoppa) dopo appena quattro giornate. Numeri da capogiro che fanno dimenticare la critica post Barcellona.
E quando Allegri lo ha richiamato in panchina nei minuti finali, tutto il Mapei Stadium si è alzato in piedi tributandogli una meritata standing ovation.
Ma al termine del confronto il gioiello bianconero si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, dando lo stop a uno scomodo confronto. «Basta paragoni con Messi, io sono Paulo Dybala, e voglio essere questo». Queste le parole dell’argentino numero 10 della Juve alla seconda doppietta di fila in serie A. «Leo è un giocatore immenso, ma io voglio i miei gol, i miei trofei, le mie partite», è sbottato Dybala.
Allegri, da parte, sua lo applaude, e frena chi dice che per un Dybala strepitoso c’è un Higuain in crisi. «Dovevamo vincerla», afferma il tecnico livornese, «e va bene così, dopo una partita ben giocata. Certo, ci sono sempre cose da migliorare come la gestione di alcuni momenti importanti della partita. E quando la gara sembra facile, dobbiamo imparare a giocare in modo più semplice. Il gol subito? Avrei preferito non prenderlo: negli ultimi dieci anni a vincere il titolo sono sempre state le squadra che hanno subito meno reti». In pochi giorni la trasformazione di Dybala, in ombra in Champions, strepitoso ieri. «A Barcellona ha giocato un buon primo tempo, nel secondo è stata tutta la squadra a sbagliare. Le partite si vincono con le grandi giocate, adesso è il momento di Dybala, ma arriverà anche quello di Higuain, Mandzukic», prosegue Allegri. Che sulla prestazione di Higuain, aggiunge: «Ha giocato un buon primo tempo, si mette a disposizione della squadra e anche dello stesso Dybala. Ci sono momenti della stagione in cui gli attaccanti faticano a segnare ma non dimentichiamo che ha già siglato due reti in campionato. Matuidi? Sono contento di lui. Sta zitto, pedala, giocatore di sostanza, da Juventus. Ha già una buona intesa con Pjanic, ma deve avere il supporto del lavoro dei due esterni per fare ancora meglio».
Anche il tecnico avversario incorona Dybala. «Credo che non sarebbe servito nemmeno mettergli un uomo addosso per 90 minuti», così Cristian Bucchi commenta la tripletta dell’argentino. «La Juve è una squadra fortissima», prosegue, «e si è avuta la prova per l’ennesima volta che nel suo organico ha tanti campioni ma uno di livello assoluto che è Dybala, che ci ha messo in grande difficoltà con le sue giocate e ha deciso la partita con tre lampi, compresa quella punizione che ha chiuso la gara nel nostro miglior momento». Bucchi ha poco da recriminare: «Ai miei ragazzi dico bravi perché quello che abbiamo visto e fatto a Bergamo è stato portato avanti. Il percorso di crescita è quello giusto, ora cerchiamo di abbinare a questo i punti. Il calendario fin qui non è stato semplice e speravamo di avere qualcosina in più».
Antonio Dilettra