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TENNIS

E' la settimana del Challenger di Francavilla, via ai primi incontri

Attesa per la sesta edizione degli Internazionali a Valle Anzuca. Testa di serie n.1 il francese Droguet, fra gli italiani Pellegrino e Travaglia. Wild card alla 17enne speranza indiana Dhamne

FRANCAVILLA. Inizia il Challenger di tennis, c'è attesa per la sesta edizione di questo torneo cresciuto nel tempo e nel quale sono passati giovani giocatori oggi campioni. Il montepremi degli Internazionali di Francavilla è arrivato a 75mila euro e da domenica si gioca dal 5 al 12 maggio (ingresso gratuito fino al 10 maggio), come sempre, sui campi in terra rossa del circolo tennis di Valle Anzuca.

Si comincia con gli incontri del primo turno di qualificazione. Dal tabellone cadetto, che si conclude nella mattinata di lunedì 6, escono i sei tennisti qualificati che entrano nel tabellone principale a 32 giocatori. Sono, invece, 16 le coppie in gara nel tabellone di doppio. Da definire le wild-card anche se, per quanto riguarda il tabellone di qualificazione, due vengono assegnate dalla Federazione (Fitp) e altrettante vanno a giovani talenti dell'Accademia Piatti di Bordighera.

Il direttore del torneo, Gianluigi Quinzi, già vincitore di questo torneo nel 2018 e campione junior a Wimbledon 2103, non si sbilancia, ma è facile immaginare che uno dei due inviti va alla 17enne speranza indiana Manas Dhamne, uno dei talenti del panorama giovanile mondiale. Intanto, l'entry list del torneo vede il francese Titouan Droguet, n. 151 del ranking mondiale, testa di serie n.1 del seeding.

La truppa italiana è guidata dal pugliese Andrea Pellegrino, n.165 del ranking mondiale e testa di serie n.4, e dall'ascolano Stefano Travaglia, n.196, già vincitore nell'edizione 2019 di questo torneo e semifinalista nella prima edizione del 2017.

«L'obiettivo - ha dichiarato il direttore del torneo Quinzi - è quello di migliorarsi sempre, sotto tutti gli aspetti, e di fare in modo che giocatori, tecnici, ufficiali di gara, stampa e pubblico trovino un ambiente ideale e siano invogliati a tornare anche negli anni a venire. Non nego che ci penalizzi un po' la concomitanza con la prima settimana di gare agli Internazionali di Roma, - ha proseguito - magari qualche giocatore avrà preferito puntare sul Master 1000 romano sia per un discorso economico che per il fascino dell'evento in sè. Tuttavia, posso dire che a Francavilla al Mare non mancherà lo spettacolo».