Fontana fa tris col bronzo 

Terza medaglia per la regina dello short track che porta l’Italia a quota 10

PYEONGCHANG (COREA DEL SUD), Un bronzo targato Arianna Fontana, e l'Italia va in doppia cifra. Sono ancora i pattini affilati della campionessa dello short track a trascinare in alto gli azzurri a PyeongChang: nei 1000 metri, sul ghiaccio sempre più bollente della Ice Arena, Arianna sale sul podio e completa la sua Olimpiade irripetibile. Terza medaglia personale in Corea, dall'oro nei 500, passando per l'argento in staffetta e a chiudere il terzo posto sulla distanza che finora mancava nel libro prezioso dei successi olimpici. E così l'Italia team raggiunge quota 10 podi, quando mancano ancora due giorni al sipario sui Giochi. Certo le chance migliori ora sono andate, ma sono arrivati anche tre ori pesantissimi che hanno sfatato il tabù e riscattato quello zero in casella registrato a Sochi, quattro anni fa. Per la Fontana si tratta dell'ottava medaglia di sempre ai Giochi, numeri che la rendono la seconda più vincente di sempre alle Olimpiadi invernali, dietro solo a Stefania Belmondo, che resta in testa con 10 medaglie. Dieci podi, quelli collezionati qui in Corea, fortemente al femminile, per un'Olimpiade che già alla vigilia aveva indicato nell'altra metà del cielo l'arma vincente della spedizione. «Tre medaglie sono tante», dice Arianna Fontana, «sono passati tanti anni da Torino quando ho vinto la prima e gli ultimi quattro sono stati pesanti. Pensavo di smettere, poi sono tornata. Ora non so se continuerò o smetterò». Una sola gara fallita su quattro («Non era la mia giornata» ammette ricordando le gambe pesanti e i pattini piantati sul ghiaccio nei 1500 metri), una partecipazione ai Giochi che resterà memorabile. «Mi sento liberata e felice dopo una gara in cui in rimonta è riuscita a infilarsi alle spalle dell'olandese Schulting e della canadese Boutin. Non è mancata la caduta finale, l'intervento della Var dei pattini e il verdetto arrivato in differita: nessuna irregolarità, Fontana bronzo e la beniamina di casa Choi ai piedi del podio. . Delusione maschile. Dopo l'oro di Sofia Goggia nella libera, per lo sci l'avventura a non ha regalato imprese memorabili: in particolare tra gli uomini, che anche nello slalom hanno chiuso ben distanti dal podio. Manfred Moelgg ha sprecato un'altra chance buona. E nella combinata donne, senza super Sofia, non riesce a fare la differenza: solo ottava Federica Brignone, che però torna a casa col suo bronzo in gigante con cui ha contribuito al dieci azzurro. Fatica il biathlon che nella staffetta rosa, nonostante una Wierer forse nella sua serata migliore ai Giochi, non va oltre il nono posto. A due giorni dalla parola fine, qualche cartuccia ancora potrebbe esserci: e comunque l'obiettivo è stato raggiunto nel numero e superato nella qualità.
Azzurri in gara oggi. Freestyle - Ski Cross d: Lucrezia Fantelli, Debora Pixner; pattinaggio di figura - libero d.: Carolina Kostner; Pattinaggio velocità - 1000 metri u.: Mirko Giacomo Nenzi; Biathlon - 4X7.5 km staffetta u. - Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Giuseppe Montello, Dominik Windisch.