Giulianova spento, Rimini domina

Squadra rimaneggiata e pochissime motivazioni, gara senza storia

GIULIANOVA. Non poteva essere un Giulianova rimaneggiato, con poche o nulle motivazioni, a mettersi di traverso a un Rimini arrivato al Fadini per assicurarsi i play off. Non poteva e non ci è riuscito; anzi, per buona parte della gara non ci ha neanche provato.
Di fronte non aveva una squadra trascendentale, ma di sicuro solida, convinta e fortemente motivata. Una squadra che ha colpito alla prima occasione, dopo 3 minuti, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Regonesi fa partire un cross che Rinaldi di testa indirizza in basso, vicino al palo alla sinistra di Dazzi.

Già era facile prevedere, prima del fischio d’inizio, che la partita, potesse avere poca storia, ma dopo il gol a freddo del Rimini questa sensazione è diventata una certezza. Anche perché la squadra di casa non abbozza neanche una reazione degna di questo nome. Anzi sembra quasi che rinunci a costruire - è vero che a centrocampo i portatori di palla giallorossi vengono sistematicamente attaccati, ma di certo non si dannano l’anima per uscire dalla morsa - limitandosi a difendere, cosa che, gol a parte, riesce abbastanza. Tranne che sui calci d’angolo, situazioni in cui la retroguardia giuliese balla parecchio. E infatti, tre minuti dopo il gol dell’1-0, c’è una rete annullata per fuorigioco a Frara, che aveva insaccato sempre su calcio d’angolo.

E’ il Rimini a comandare, con un predominio assoluto a centrocampo che però non viene quasi mai trasformato in azioni pericolse, merito anche delle chiusure della linea arretrata giallorossa. I centrali Theo e Vinetot svolgono il loro compito senza infamia e con qualche lodo, ma spicca soprattutto la prova di Migliore: dalle sue parti agisce un pericoloso Tulli, con cui il terzino giuliese dà vita a un interessante duello, riuscendo a limitare le folate dell’esterno della squadra rimagonola.

Il Rimini comanda, ma Dazzi rimane quasi inoperoso per lunghi minuti; ancora più inerte il suo collega Pugliese che solo al 28’ è chiamato in causa per raccogliere, senza fatica alcuna, una velleitaria punizine di Croce. Tiro inutile, ma è il prologo al primo vero attacco (e prima vera occasione) dei padroni di casa al 31’: cross di Pucello e Migliore, a tu pe tu con Pugliesi nell’area piccola, sbuccia la palla senza riuscire ad agganciarla. Il Giulianova comincia a spingere un po’ e così si anima anche la metà campo del Rimini fino a quel momento deserta, ma sono solo i romagnoli a creare pericoli fino al riposo.

Il secondo tempo comincia con lo stesso copione, anche se con un Giulianova un pochino più intraprendente che al 15’ crea uan buna occasione: Del Grande sbaglia di testa solo davanti a Pugliesi, ma c’è un contatto molto sospetto in area e qualcuno invoca il rigore. I giochi vengono comunque chiusi al 25’ quando ancora su calcio d’angolo Lebran segna di testa. Bitetto cambia l’assetto della squadra mandando in campo prima Bebeto e poi Bontà e Di Nardo per dare consistenza all’attacco, ma non cambia nulla. Festa per i tanti tifosi del Rimini; indifferenza, o quasi, per i non tanti tifosi giuliesi.

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