Giulianova, urlo di liberazione

Domina il Portogruaro, prende gol al primo tiro, la spunta nel finale

GIULIANOVA. Negli ultimi istanti di una partita giocata a tratti in modo splendido, praticamente dominata se si guarda alla quantità di gioco e di occasioni prodotta, il Giulianova trova giustizia e tre punti d’oro. Ma non solo: si inietta una massiccia dose di fiducia.
Perdere punti per strada anche stavolta, dopo la migliore prestazione casalinga stagionale, avrebbe avuto l’effetto di un calcio nelle parti basse. Invece il film già visto è, una volta tanto, a lieto fine. Nel crepuscolo che incombe sul Fadini spunta il piedino fatato di Paolo Carbonaro, il grande escluso di giornata buttato all’assalto nel finale, che trasforma un mischione nell’area veneta nell’anticamera della felicità. L’esultanza del Fadini, dopo il gol e al fischio finale, tocca livelli di delirio.

Giusto così. Far festa era sacrosanto dopo aver visto la squadra più giovane d’Italia metter sotto la quarta forza del torneo e raccogliere - finalmente! - il bottino meritato.
Bitetto sceglie di nuovo il 3-5-2, rinunciando a Carbonaro e inserendo Donato in difesa. La scelta, apparentemente prudente, in realtà rende il Giulianova incisivo e manovriero come non mai, capace sia di guadagnarsi spazio e attaccarlo in profondità che di far girare il pallone. Brilla Melchiorri, che fa salire la squadra. Proprio lui, dopo 19 minuti, confeziona un assist d’oro per Campagnacci, che s’invola e non sbaglia. La partita per il Giulianova si fa in discesa. Il Portogruaro è squadra valida e votata al gioco, ma lo si intuisce soltanto. Per tutto il primo tempo i veneti sono in balia del Giulianova, che difende benissimo e riparte ancor meglio.

Ma ha un torto, la baby gang: quello di non dare il colpo del ko. I giallorossi mancano diverse volte il 2-0, lo sfiorano anche in avvio di ripresa e poi - come altre volte in questa stagione - si ritrovano a piangere alla prima occasione concessa. Accade che Calori, al rientro in campo, sposti il fortissimo playmaker Scozzarella (classe ’88!) a mezzala sinistra, e che il tizio da lì sforni un cross che mette in crisi una difesa fino allora perfetta. Cunico fa 1-1 e sul Fadini riappaiono i fantasmi.

Il pareggio non cambia l’andamento del match, che continua ad essere fatto dai giallorossi. Il problema è che questi non sono più brillanti come prima e non riescono più a creare grossi pericoli. Il campo pesante e le energie spese si fanno sentire. Il Portogruaro, che perde Espinal per un brutto infortunio (sospetta frattura dello zigomo dopo uno scontro aereo con Garaffoni), continua a tenere un profilo basso rispetto alla squadra capace finora di vincere cinque partite esterne, ma regge bene.

La tribuna rumoreggia chiedendo forze fresche, ma Bitetto aspetta un bel po’ a cambiare. Lo fa al 37’ mettendo due punte, Carbonaro e la novità Maritato, e schierando i suoi con il 3-4-3. È l’ennesima mossa azzeccata del nocchiero pugliese: la freschezza dei nuovi si rivela determinante. Calori fiuta puzza di bruciato e fa la contromossa togliendo una punta, ma sull’ennesima palla buttata nel mucchio il Giulianova trova il gol di una vittoria strameritata. L’operazione salvezza riparte alla grande.

IL TABELLINO

GIULIANOVA: 2 -   PORTOGRUARO: 1
  • GIULIANOVA (3-5-2): Gasparri; Donato, Garaffoni, Vinetot; Sosi, Censori, Carratta, Croce (37’ st Carbonaro), Migliore; Melchiorri (37’ st Maritato), Campagnacci. A disposizione: Buono, Faragalli, Dezi, Rinaldi, Schneider. Allenatore: Bitetto.

  • PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi; Cardin, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Espinal (20’ st Puccio), Scozzarella, Mattielig; Cunico; Marchi (32’ st Bocalon), Altinier (41’ st Gargiulo). A disposizione: Marcato, Pondaco, Vicente, Scapuzzi. Allenatore: Calori.

    ARBITRO: Barbeno di Brescia.
    RETI: nel pt 19’ Campagnacci; nel st 7’ Cunico, 43’ Carbonaro.
    NOTE: terreno sconnesso. Spettatori 1.551 di cui 341 paganti e 1.210 abbonati, incasso 9.398 euro. Ammoniti Donato (G), Gotti e Scozzarella (P). Angoli 9-4. Recupero 2’ pt, 5’30” st.