serie d

Grande Chieti, a Campobasso il poker è servito

Neroverdi di slancio contro la squadra molisana: in rete Dos Santos (tripletta) e Varone

CAMPOBASSO. Il Chieti passa come un Tir sul Campobasso. La squadra neroverde ha disputato una gara pressoché perfetta contro un avversario temuto alla vigilia, ma che dimostrato di avere grossi punti deboli e soprattutto di essere presuntuoso. I neroverdi hanno interpretato al meglio la partita dal punto di vista tattico, colpendo in una delle prime opportunità, raddoppiando nel momento più difficile e chiudendo la gara a inizio ripresa con altri due gol nel giro di 3 minuti che hanno piegato gli avversari. Protagonista su tutti Dos Santos, autore di tre gol e vicino al quarto centro personale in più di una circostanza. Ma anche Varone è stato determinante, con due assist e la firma del definitivo poker.

Ronci sostituisce Scintu con Scalbi e parte con due punte. Già al 3’ Dos Santos può calciare verso la porta molisana: manda alle stelle, ma sono le prove generali perché con uno schema simile (lancio in verticale, con la difesa locale ferma in modo imbarazzante) realizzerà l’1-0 sul portiere in uscita. Prima, però, Diouf aveva rischiato di complicare tutto lasciandosi sfuggire dalle mani un debole tiro dell’ex Fiore, arrivato col fiatone alla battuta dopo una discesa ubriacante. La palla, per fortuna del Chieti, era finita sul palo e tornata tra le mani del portiere. Dopo le percussioni centrali, il Chieti sceglie la destra per le sue calate: al 24’ il lancio per Dos Santos, che esita troppo perdendo il momento buono. Alla mezz’ora si risveglia il Campobasso, e per cinque minuti il Chieti balla. Tre le battute verso la porta dell’undici locale, la più pericolosa al 34’ quando Bucchi lavora un buon pallone in area si gira e calcia trovando l’attenta respinta di Diouf. Ma la sofferenza termina, definitivamente, quando al 36’ Varone parte palla al piede sull’out di destra senza trovare alcuna opposizione concreta da parte degli avversari. L’ex San Marino entra in area, alza la testa e dà al centro dove Dos Santos deve solo spingere la palla in porta. Da questo momento in poi il Campobasso esce di scena, mentre dalla tribuna sale il grido di contestazione della tifoseria. Il Chieti non ha problemi a gestire il 2-0 fino all’intervallo, e a inizio ripresa colpisce altre due volte. Al 3’ la premiata ditta Varone-Dos Santos ripete in fotocopia l’azione del raddoppio, compreso il tocco in rete del brasiliano che firma la tripletta. Poi Varone si trasforma da assistman in marcatore, indirizzando in fondo ai pali un tiro a conclusione di una nuova giocata di rimessa in superiorità numerica. Nel baseball sarebbe una vittoria per manifesta superiorità. Nel calcio bisogna attendere il 90’, con il Chieti che comincia a tirare i remi in barca e il Campobasso che continua a girare a vuoto.

Qualche occasione dall’una e dall’altra parte (un palo di Bucchi, un gol annullato per fuorigioco a Dos Santos, altre palle-gol per Zanetti, Riccucci, Todino e Dimas), ma non c’è più mordente. Ronci toglie anche dal campo Dos Santos, che raccoglie applausi bipartisan.

«Abbiamo messo in pratica quello che avevamo provato in settimana», spiega Ronci in sala stampa, mentre fuori infuria la contestazione della tifoseria di casa, «e ci è riuscito tutto bene, soprattutto lo schema sulla destra con Suriano che rientrava per aprire gli spazi a Varone. Fino a un certo punto è sembrata la replica della partita dell’anno scorso: solo che allora, sul 2-0, ci facemmo incredibilmente rimontare e finì in parità. La squadra è giovane e cresce. Ho cambiato ancora una volta modulo, vedo che i ragazzi mi seguono. Continuando così, ci divertiremo molto».

Giuseppe Villani

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