Il Lanciano chiede Pucino per sistemare la difesa

Effettuato un sondaggio con il Chievo per il terzino-stopper che è stato a Pescara. Ternana-Paghera, differenza tra domanda e offerta. Il Cesena insiste per Piccolo

LANCIANO. Il trasferimento alla Ternana di Fabrizio Paghera è probabilmente destinato a saltare. La trattativa con la Virtus Lanciano si è arenata sulla cifra molto al di sopra di quella che gli umbri erano disposti a spendere per il centrocampista. Paghera era un’esplicita richiesta dell’allenatore rossoverde Domenico Toscano, ma nel momento in cui l’operazione si è complicata, la Ternana ha virato con convinzione su Nicola Rigoni del Chievo Verona, con il quale sta chiudendo l’accordo. Paghera resta comunque sul mercato: se arriva un’offerta soddisfacente la società lo lascia partire.

La chiusura della sessione estiva si annuncia perciò di fuoco per la dirigenza che, oltre ai buchi che già ci sono da tappare, potrebbe essere chiamato a trovare un degno sostituto sia per Paghera e sia per Antonio Piccolo. Neanche a quest’ultimo mancano corteggiatori: la trattativa con il Cesena mette in ballo una contropartita tecnica (i romagnoli offrono il ventenne Federico Varano, la Virtus vuole Luca Garritano, un anno più vecchio) e pare anche un conguaglio economico, tra i cento e i duecentomila, sul quale si sta trovando un accordo. Garritano sarebbe l’alternativa naturale a Piccolo che, nel caso partisse per un’altra destinazione, sarà sostituito da Luigi Falcone (1992), svincolato e già in B con la Virtus di Gautieri, disposto ad attendere fino all’ultimo i frentani prima di accettare le offerte dall’estero. L’intesa economica è lontana per il centravanti modenese Nicola Ferrari (1983), che per ora non è intenzionato a scendere alle cifre proposte dalla Virtus, e al quale la società emiliana non garantisce una buonuscita. Più facile accordarsi con il terzino Damiano Zanon (1983), al quale il Frosinone potrebbe corrispondere metà dell’ingaggio se si accasasa a Lanciano. Attenzione anche al nome nuovo: Raffaele Pucino. La Virtus, infatti, è piombata sul terzino del Chievo (ex Pescara) inseguito anche dalla Ternana. Per completare il puzzle della difesa la Virtus sembra destinata a incastrarsi con l’Ascoli, che ha messo gli occhi su Zanon e tenta anche l’ex rossonero Alberto Almici (1992). Gli affari dei marchigiani si concretizzeranno solo dopo la sentenza definitiva sulla retrocessione del Teramo che ammetterebbe definitivamente in B i bianconeri. Ad ogni modo, per rinforzare il versante destro della difesa, i frentani non hanno perso le speranze per Andrea Conti (1994), titolare nel precampionato dell’Atalanta ma destinato alla panchina in serie A. Contando che da domani il portiere Alessio Cragno (1994) dovrebbe aggregarsi alla squadra, ed escludendo gli eventuali sostituti di Piccolo e Paghera, i nodi più difficili da sciogliere al momento appaiono un centrale difensivo per rimpiazzare Magnus Troest e un centravanti per sostituire Pietro Iemmello, tornato a tutti gli effetti al Foggia. Di lui s’era detto che fosse scomparso nel nulla, senza che la Virtus sapesse niente. O almeno questa era la versione fornita dalla società frentana nei giorni della presunta latitanza. Ma venerdì sera Iemmello ha parlato di fronte alla stampa pugliese: «Quando si è detto che ero scappato senza dare notizia a nessuno non era vero», ha riferito, «perché mi sentivo anche con altri compagni di squadra».

Andrea Rapino

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