Il Lanciano s’inchina al Bari ai calci di rigore

Frentani battuti dai pugliesi dopo i 90’ finiti in parità Il trofeo Maio vinto dalla squadra di Torrente

LANCIANO.

Un assaggio di serie B, quello andato in scena ieri sera al Biondi, tra Virtus Lanciano e Bari. Che si ritroveranno di fronte, sempre in Abruzzo, il 17 novembre prossimo, in occasione della sfida valida per la quindicesima giornata di andata della serie B. Ieri, invece, la posta in palio era rappresentata dal Trofeo "Guglielmo Maio", dedicato al nonno paterno della presidentessa Valentina. Ebbene, la prima edizione è andata al Bari, impostosi ai rigori dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul nulla di fatto. Le due squadre, entrambe reduci da una settimana di duro lavoro atletico, sono apparse un po' imballate, anche se l'impegno non è mancato, da una parte e dall'altra, a dispetto dell'afa opprimente, che ha messo a dura prova la resistenza dei ventidue in campo. Ne è scaturita dunque una gara non particolarmente ricca di emozioni, che nel primo tempo hanno avuto quale unico protagonista l'attaccante barese Caputo, bravo ad impegnare in due occasioni (al 10' ed al 16') l'attento Aridità.

Anche la ripresa si apre con una bella, ma inefficace iniziativa del numero undici pugliese, mentre la prima vera occasione della Virtus arriva, manco a dirlo, da un calcio piazzato di Mammarella, la cui conclusione dal limite sfiorava il palo sinistro difeso da La Manna. Analoga sorte avrebbe avuto più tardi il rasoterra dalla distanza del neo entrato Bellomo. L'ultima vera emozione, prima della serie dei rigori che premierà, come detto, i pugliesi, premiati a centrocampo dal patron Franco Maio, che aveva seguito il match accanto al ds del Milan Ariedo Braida. «Sono molto contento per la loro promozione in B perchè se lo meritavano, dopo i sacrifici fatti in questi quattro anni», il commento nell'intervallo del match del ds milanista.

Stefano De Cristofaro

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