Il Pescara più equilibrato dà speranza per i play off 

Appena un gol subito in quattro gare con Cascione, domenica esame Ancona

PESCARA. Il Pescara vince e convince in Sardegna centrando quello che era l’obiettivo prefissato dal tecnico Emmanuel Cascione. Ritrovare la qualità della fase offensiva senza perdere equilibrio. Missione compiuta anche se già domenica (ore 16,30) contro l’Ancona servirà una conferma dei progressi visti con un’Olbia in evidente difficoltà. Troppo deboli i sardi, in 10 già dal 22° del primo tempo oppure è un Pescara in crescita?
Verso i play off: le combinazioni. Come sempre, sarà il campo a dare le risposte, ma, intanto, i biancazzurri hanno scavalcato il Pontedera tornando al sesto posto con il Gubbio a + 3. Provare l’aggancio al 5° posto? Difficilissimo ma non impossibile. Il Gubbio ha anche il vantaggio dello scontro diretto e il Pescara dovrebbe recuperare 4 punti su 6 disponibili. Tradotto, al Gubbio basterebbe una vittoria contro Recanatese in trasferta o Rimini in casa per garantirsi il fattore campo nelle sfide play off del girone. La speranza del Pescara è legata al fatto che sia i marchigiani che il Rimini giocheranno con obiettivi importanti i due match. Se la classifica finale fosse quella di oggi, il Pescara (che intanto ha conquistato l'aritmetica dei play off) al sesto posto affronterebbe l’Arezzo in casa nel primo turno play off con la possibilità di due risultati su tre a disposizione al termine dei 90’. Nell’eventuale turno successivo biancazzurri in casa solo se il Gubbio dovesse venir eliminato al primo turno altrimenti per Aloi e compagni sarà trasferta sul campo dell’undici di Braglia e questa volta la situazione sarà capovolta. Il Pescara sarà condannato a vincere al termine dei 90’ per garantirsi l’accesso alla fase nazionale. Ma c’è tempo per parlarne, soprattutto ci sono altri 180’ che potrebbero nuovamente cambiare le carte in tavola.
Cascione e la difesa blindata. Quattro partite per Emmanuel Cascione sulla panchina del Pescara e un solo gol subito (a Cesena). Un successo enorme se solo si ripensa alla valanga di gol presi e di occasioni concesse con le gestioni precedenti. Il Pescara è equilibrato, regala opportunità agli avversari con il contagocce e dà la sensazione di solidità. Ad Olbia Plizzari si è scaldato solo nei primissimi minuti, poi è stato spettatore non pagante. Un po’ come successo lunedì scorso contro la Virtus Entella. E l’altro aspetto positivo della trasferta in Sardegna di domenica scorsa è che la squadra ha recepito quella che era la richiesta di Cascione. Iniziare ad abbinare alla fase di non possesso anche più qualità nella manovra senza perdere l’equilibrio costruito nelle prime settimane di lavoro. Al netto delle difficoltà dei sardi, l’obiettivo è stato raggiunto e contro l’Ancona sarà una vera prova del nove per capire se questo Pescara propositivo e solido è quello che si presenterà ai play off o se in Sardegna era solo un fuoco di paglia accesso dalla troppa fragilità dell’Olbia.
Le certezze di Cascione. Il tecnico Emmanuel Cascione ha fatto intendere che vorrebbe cambiare il meno possibile la formazione. Ad eccezione delle varianti tattiche necessarie in funzione dell’avversario, oggi 9/11 sono scelti e difficilmente verranno toccati. Con Plizzari, ecco blindate le maglie di Floriani, Brosco e Mesik in difesa; Squizzato, Aloi e Tunjov in mediana, Merola e Accornero in attacco. Milani dovrà guardarsi dall’ottima prova fatta da Pierno ad Olbia, mentre Vergani potrebbe prendersi il posto di Cuppone nel cuore del tridente. Ieri intanto giorno di riposo, da oggi la ripresa degli allenamenti in vista del match di domenica (ore 16.30) all’Adriatico-Cornacchia contro l’Ancona. Tornerà a disposizione Milani dopo la squalifica, da valutare le condizioni di Pellacani e Masala.
Enrico Giancarli
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