Il pescarese Marino: «È l’ultimo anno all’Olbia» 

L’ex presidente dei sardi ora è socio di minoranza: «Condannati a vincere per sperare nei play off»

PESCARA. Pescarese, con trascorsi nelle giovanili biancazzurre, ed ex presidente dell'Olbia, di cui è ancora socio di minoranza, per otto stagioni.
Alessandro Marino domenica pomeriggio sarà sugli spalti accanto all'amico Daniele Sebastiani per quella che - per il suo club - è considerata nell'ambiente la "partita della vita". Olbia che ha puntato sull'ex Giulianova Oberdan Biagioni, promosso dalla Primavera e terzo allenatore della stagione, per provare ad evitare la retrocessione diretta. Ma ormai serve un mezzo miracolo sportivo. «Domenica per sperare nei play out, saremo obbligati a vincere. Non sarà affatto semplice», ha detto. Sul Pescara Marino è sempre ben informato: «Sulla situazione tecnica credo che sia dipeso tutto dalle vicissitudini legate a Zeman. Non credo sia colpa di nessuno se il mister ha avuto problemi di salute e questo sta incidendo tantissimo sulla continuità del progetto tecnico e quindi, sulla classifica che poteva essere migliore. La situazione ambientale è una costante degli ultimi anni. È chiaro che i risultati sportivi non aiutano. Sarà importante piazzarsi nella migliore posizione possibile. Poi nei play tutto può succedere. So quanto è difficile reggere le sorti di un club. Tutta la mia solidarietà a Daniele Sebastiani che tra l’altro è un amico. Credo che in questo momento il tifoso dovrebbe comprendere la situazione e mettere al primo posto la squadra che ha bisogno di tranquillità per poter disputare al meglio questo finale di stagione».
Per Marino ultime settimane da socio dell'Olbia, in estate investirà su altre realtà calcistiche: «A fine stagione probabilmente mi muoverò per altre avventure: sto valutando diverse opportunità, ma questi nove anni sono stati eccezionali e resterò sempre un tifoso dell’Olbia. Siamo riusciti a centrare una promozione in C nel 2016, sette salvezze tra i professionisti e un piazzamento play off». (o.d'a.)
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