Il Roseto ci prova,  ma Bologna va avanti

Virtus in semifinale, l’avventura degli Squali finisce senza rimpianti

ROSETO. Finisce a gara-4 il sogno play off della VisitRoseto.it, che deve cedere contro la Virtus Bologna, ma lo fa con l’onore delle armi perdendo 83-97 e chiudendo qui la sua avventura stagionale. Dopo un campionato intero giocato ad altissimo livello sempre nelle prime posizioni di classifica nonostante l’obiettivo di partenza fosse quello della salvezza, dopo aver passato gli ottavi di play off con Legnano nonostante il fattore campo a sfavore, e dopo aver centrato un’insperata vittoria fuori casa all’esordio nella serie con la Virtus, gli Sharks, alla fine, hanno dovuto fare i conti con la stanchezza, un po’ fisica e un po’ mentale, magari non eccessiva ma sufficiente per cedere in casa anche questa volta contro la corazzata bianconera.
Finisce comunque tra gli applausi del numeroso pubblico, che ha incitato i propri beniamini per 40 minuti filati senza sosta, per poi consolarsi in un abbraccio liberatorio a metà campo, dove i giocatori biancazzurri sono stati bonariamente assaliti dai tifosi alla ricerca di una preziosa maglietta ricordo. È stata una gara difficile per gli Sharks che fin dall’inizio hanno fatto fatica, un po’ perché giocare ogni due giorni alla lunga stanca, un po’ per la differenza di qualità nei roster. I bianconeri, su un impianto costruito per arrivare fino in fondo, hanno aggiunto da qualche settimana un giocatore di A importante come Stefano Gentile. Forse figlie di queste considerazioni sono state le decisioni di coach Di Paolantonio di affidarsi più del solito alla difesa a uomo, per cercare di tenere di più sull’attacco bianconero, dove le qualità di attaccante di Lawson e di un ritrovato Umeh, molto cercato dai suoi compagni, hanno fatto la differenza all’inizio, con Bologna a piazzare il suo mini-break di 9-0 già nel primo quarto, con gli Sharks che prendono di nuovo 26 punti. La Virtus è un rullo, al 15’ c’è un nuovo strappo da 10-0 firmato Gentile e Spissu con Roseto che ha un Amoroso meno efficace del solito in attacco (in difesa e nelle letture invece, è sempre indispensabile); fondamentale in quel contesto i 9 punti portati dalla panchina da Fattori che valgono il 37-50 di metà tempo. Roseto dà segni di risveglio nel terzo periodo, 10-3 per gli Sharks al 29’ per il -6 che poteva esser buono per un ultimo quarto più garibaldino, ma c’è la bomba di Umeh a riportare sul +9 i suoi, 65-74, spegnendo le velleità degli abruzzesi. Roseto è impagabile, e con Fultz e Smith (un po’ lontano dagli standard abituali) ci prova fino al 39’ ma dall’altra parte Spissu dimostra di essere una certezza chiudendo il match. Di Paolantonio concede ai suoi di prendersi applausi dando un minuto di gloria ai giovani. È del rosetano Fabio D’Eustachio l’ultimo canestro della stagione, chissà che non porti bene per il futuro.
Marco Rapone
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