Il Teramo fa 50 minuti di grande calcio 

Domina e va sul 2-0, poi soffre un po’ e regala il rigore del 2-1. Ma solo il portiere Baiocco gli nega una vittoria più larga

TERAMO. Per un tempo, il primo, e qualche minuto del secondo si è visto finalmente il Teramo padrone del campo che hanno a lungo bramato i tifosi, Iachini e Tedino. Il Diavolo nei primi 50 minuti ha segnato due gol, ha costretto il portiere avversario a tre autentici miracoli e collezionato altre conclusioni degne di nota. Ma, soprattutto, ha giocato in modo armonioso e compatto, mettendo palla a terra e portandola vicino alla porta avversaria con ragionata naturalezza. Quando la Paganese ha cambiato sistema di gioco e si è buttata in avanti, il Teramo ha sbandato un po’ e ha dovuto mutare pelle, aggiungendo un difensore. La solita sciocchezza individuale – un fallo da rigore che più evitabile non si può di Piacentini – ha riaperto il match, ma la Paganese non è mai andata davvero vicina al 2-2.
Tre punti meritati, dunque, e impressioni positive. Una su tutte: Tedino sembra aver trovato il sistema – già visto a Potenza – più adatto alle caratteristiche dei suoi, con cinque centrocampisti dei quali uno (ieri Viero) bloccato a protezione della difesa e quattro creativi, relativamente liberi di muoversi dalla fascia al centro e viceversa. Il più libero di tutti è Costa Ferreira, che dal centrodestra svaria come un regista d’altri tempi, andando a prender palla dai difensori o infilandosi in trequarti. Nel gran primo tempo biancorosso proprio il portoghese è stato la stella più luminosa, mostrando personalità da leader. Il primo fatto degno di nota della partita è stato purtroppo il grave infortunio di Di Matteo, che al 4’ dopo aver respinto di testa si è accasciato urlando per la rottura del tendine d’Achille ed è uscito in barella. Il Teramo ha assorbito il colpo, ha preso in mano il gioco e dopo un paio di tentativi da fuori di Costa Ferreira (uno largo e uno ribattuto da Baiocco) ha fatto malissimo alla Paganese con i corner tagliati di Bombagi da destra: al 24’ Magnaghi ha girato di testa verso l’angolo e gatto-Baiocco l’ha ricacciata, al 25’ Ilari è svettato su tutti e ha messo dentro l’1-0. La Paganese è andata in bambola e il suo portiere è dovuto uscire a valanga su Cancellotti smarcato da Magnaghi al 32’. Poi altri tiri fuori misura di Bombagi e Mungo e poi, nel recupero, il 2-0: nato ancora a destra da un’arrembante discesa di Cancellotti e da una successiva apertura di Cancellotti per Bombagi, che dal fondo ha messo dentro un cross basso su cui Mungo non è riuscito a deviarla dentro ma ha fatto un assist involontario a Magnaghi che di testa, da zero metri, ha trovato il 2-0.
Al 5’ della ripresa ancora Magnaghi su assist di Ilari ha costretto Baiocco a un altro miracolo, poi la Paganese è passata al 4-3-3 mettendo due attaccanti freschi vicino all’eterno Scarpa e il Teramo ha perso di colpo smalto e metri, concedendo ai campani – inoffensivi per 55 minuti – tre conclusioni a rete. Tedino ha fiutato puzza di bruciato: fuori Mungo (che non è sembrato gradire) per Cristini, che dietro si è andato ad aggiungere a Iotti e Piacentini, e 3-5-1-1 con Costa Ferreira dietro Magnaghi. Arrigoni ha rilevato Viero. Il Teramo è sembrato riassestarsi, Magnaghi in ripartenza ha impegnato ancora Baiocco due volte, ma alla mezz’ora una sciocca spinta di Piacentini a Musso (che era spalle alla porta sulla linea di fondo) ha regalato alla Paganese un rigore che Scarpa non ha fallito. La paura di una nuova beffa è aleggiata sul Bonolis, ma stavolta il Diavolo ha tenuto il risultato. E può guardare al futuro con il sorriso.
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