Incidenti a Treviso: identificati 20 tifosi rosetani

Basket e scontri. Prima lo striscione offensivo esposto dagli ultrà veneti, poi l’aggressione al pullman dei tifosi biancazzurri

ROSETO. L'ultima trasferta della VisitRoseto.it a Treviso, ha avuto un brutto strascico con fatti legati alla cronaca extrabasket: vecchie ruggini tra le due tifoserie sono infatti riemerse, con i tifosi di casa a provocare esponendo uno striscione di dubbio gusto. Una situazione calda, ma abbastanza sotto controllo senonché a fine gara, sulla strada del ritorno, il pullman dei rosetani è stato preso d'assalto dai tifosi trevigiani che si erano radunati nei pressi di un bar di Villorba, a poca distanza dal Palaverde, il tutto nonostante ci fossero due volanti della Polizia e una della Digos di scorta. E' così iniziata una aggressione fatta di lancio di alcuni grossi petardi, bottiglie e altri oggetti contundenti, probabilmente sassi, visto che c'è subito stata la rottura di un vetro laterale del bus rosetano. A quel punto la situazione è degenerata e tutto è accaduto molto velocemente: i rosetani a forza sono scesi dal pullman entrando in contatto coi trevigiani e per qualche minuto si è assistito ad una vera e propria caccia all'uomo, coi celerini che non si sono risparmiati per riportare l'ordine. Alla fine il pullman dei tifosi rosetani è riuscito a ripartire, pur con un vetro mancante.

La Questura di Treviso ha annunciato punizioni esemplari in arrivo: «Per capire chi siano gli effettivi responsabili dei lanci e dei tafferugli saranno visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza», ha spiegato il commissario Tolloso della Questura di Treviso, «sono stati identificati una ventina di tifosi rosetani e 12 trevigiani sono stati accompagnati in Questura per l'identificazione». In questi giorni proseguiranno quindi gli accertamenti e si capirà meglio se, nei confronti di determinati soggetti, ci saranno effettivamente gli estremi per un Daspo; tutto da verificare se ce ne saranno a carico dei tifosi rosetani, non fosse altro che la loro identificazione non è stata contestuale ai fatti post gara, ma era avvenuta prima del fischio d'inizio.

In ogni modo, ricordando che per fortuna nessuno è rimasto ferito durante gli scontri, resta una nota di amarezza nel fondo di questa storia: il problema tra le due tifoserie nasce dal gemellaggio della Curva Nord rosetana con gli ultras della Fortitudo Bologna, storica nemica dei trevigiani: già nel match di andata al PalaMaggetti, nulla successe solo grazie alla Polizia che scortò i trevigiani fino al casello autostradale. Stavolta, invece, le cose sono andate diversamente, ma, almeno coi rosetani, i problemi sono rimandati ad eventuali futuri incroci play off. Tra Treviso e Fortitudo Bologna invece, dopo che già l'anno scorso nei playoff ci furono scontri fisici sulle tribune e Daspo elargiti in quantità, potrebbe non esser finita: si guarda con occhio preoccupato alle finali di Coppa Italia a Bologna del prossimo week end, città dove i "nemici carissimi" potrebbero subito rincontrarsi.

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