Inter, ora il derby scudetto Il Milan pensa al dopo Pioli 

I nerazzurri a un passo dal tricolore. Zhang trova 400 milioni per tenersi il club I rossoneri sondano Lopetegui per il prossimo anno. Napoli a picco, tifosi infuriati

MILANO. L’Inter si prepara per il derby scudetto. Domani i nerazzurri i battendo il Milan potrebbero diventare i primi a festeggiare matematicamente il tricolore in una stracittadina: un evento storico già sfiorato dall' Inter nel 2007/08, quando però a prevalere nel derby furono i rossoneri, rimandando la festa interista solo all'ultima giornata nel testa a testa allora contro la Roma. Stavolta invece in seconda posizione ci sono proprio i cugini milanisti, usciti con le ossa rotte dalla doppia sfida europea proprio contro i giallorossi ma in cerca di riscatto, anche perché arrivano da cinque sconfitte consecutive nei derby. Servirà quindi vincere per gli uomini di Simone Inzaghi per poter far partire i festeggiamenti già lunedì sera con cinque giornate d'anticipo: un successo che varrebbe di più, considerando non solo il fatto che potrebbe arrivare nel derby ma anche che vorrebbe dire centrare la seconda stella prima dei rivali. Intanto potrebbero arrivare presto novità sul fronte societario. Il prossimo 20 maggio infatti scadranno i termini del finanziamento da 275 milioni garantito da Oaktree al presidente nerazzurro Steven Zhang: la strada per il rifinanziamento sembra ora portare al fondo statunitense Pimco, con un nuovo accordo da 400 milioni che permetterebbe a Zhang di ripagare il debito verso Oaktree e restare così alla guida dell' Inter.
In casa Milan, invece, la società che ha già sulla scrivania i fascicoli degli allenatori per il dopo Pioli, ipotesi ormai data per scontata, con Conte in cima alla lista dei desideri dei tifosi, ma non del club. Che vuole invece puntare su un profilo diverso, meno pretenzioso in termini di ingaggio e di mercato, e più abituato a lavorare e valorizzare i giovani. Il nome che circola con insistenza in casa rossonero è quello di Julen Lopetegui, 57 anni, ultima avventura al Wolverhampton e attualmente libero perché i Wolves per problemi finanziari non riuscivano a soddisfare le sue richieste di mercato. Nella carriera dell'ex portiere nato nei Paesi Baschi spiccano in particolare l'esperienza da ct alla guida della Spagna (oltre a due Europei in bacheca con U19 e U21) e quella sulle panchina del Siviglia, con cui ha vinto l'Europa League nel 2020. Oltre allo spagnolo ci sono Fonseca, Galtier, Conceicao e Gallardo, ma anche l’ex Van Bommel e Roberto De Zerbi, cresciuto da giocatore nel vivaio rossonero ai tempi di Capello. Per quanto riguarda le partite di ieri, altro tonfo del Napoli. Ad Empoli arriva un’altra sconfitta che premia la squadra di Nicola (1-0) a caccia di punti salvezza e getta i campioni d’Italia nella crisi più profonda. Non è servita nemmeno la presenza di De Laurentiis stavolta: il Napoli è solo un ricordo lontano nel tempo e il suo pubblico canta indignato contro gli ex eroi tricolori.
Angelo Caradonna