Jurak ruba la scena a Motiejunas

Pezzi grossi della Nba per vedere il giovane talento lituano, che però delude

TERAMO. Doveva essere una vetrina Nba per il giovane talento Donatas Motiejunas e invece Banca Tercas Teramo-Benetton Treviso ha messo in mostra soprattutto la determinazione e la concretezza di un veterano come Goran Jurak, uno che con i professionisti americani non c’entra nulla, ma che anche sabato sera ha dato il suo importante contributo alla causa biancorossa in questa difficile stagione.

Per vedere giocare Motiejunas erano presenti sugli spalti del Palascapriano, ospiti della società biancorossa, alcuni pezzi grossi della Nba come il presidente dei Toronto Raptors Brian Colangelo, il presidente dei Washington Wizards Ernie Grinfled, accompaganti dai responsabili dello scouting delle rispettive franchigie Riflettori puntati quindi sul giocatore del Treviso, per vedere se è pronto per il gran salto negli Usa, ma il giovane lituano - 20 anni a settembre - è stato alquanto deludente. Non era in quintetto, ha giocato solo 15 minuti e non particolarmente bene, con solo 4 punti segnati e altrettanti ribalzi. Pochino per impressionare gli scout delle squadre Nba, che però non si sono sicuramente lasciati sfuggire alcuni suoi numeri con cui ha dimostrato che il talento ce l’ha.

Comunque una prova sbiadita la sua, in confronto a quella dell’mvp dell’incontro, il 33enne sloveno Goran Jurak che Oltreoceano non ci ha mai giocato né può aspirare ad andarci, ma che può essera ancora un valido aiuto ai colori teramani, nonostante non abbia avuto un rendimento costante. Jurak ha segnato 17 punti (con 5/6 da due e 7/10 ai liberi), catturato 9 rimbalzi e distribuito anche 4 assist. Il tutto gli ha fatto guadagnare una valutazione pari a 27, superiore a quella di Kus (24), il migliore della Benetton.

L’asse con Poeta ha funzionato bene, così come è stato importante l’apporto di punti e di dinamismo di Bobby Jones, ma tutto questo non è bastato per spuntarla sulla squadra veneta, che ha avuto nel tiro dal distanza la sua arma migliore. Numeri a parte, il contributo di Jurak si è visto soprattutto nel grande agonismo, a volte ai limiti del regolamento, che non è mai mancato in tutti i 25 minuti in cui è stato in campo.

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