La favola di Perrotta: dai fischi agli applausi

Il difensore criticato all’inizio della stagione è diventato un pilastro nelle retrovie «Mancano cinque battaglie per trasformare il nostro sogno in realtà»

TERAMO. E' una Pasqua da sogno in casa Teramo. I cinque punti di vantaggio sull'Ascoli, a cinque giornate dalla fine, avvicinano i biancorossi ad una storica promozione in serie B. I tre giorni di vacanza (martedì la ripresa degli allenamenti) serviranno per ricaricare le batterie soprattutto sotto l'aspetto mentale. L'obiettivo, in questo momento, è quello di mantenere alta la concentrazione senza lasciarsi travolgere dall'entusiasmo dell'ambiente nè sottovalutare i prossimi avversari. Sabato, al Bonolis (ore 15), è in arrivo la Lucchese guidata da Giuseppe "Nanu" Galderisi, ex tecnico di Giulianova e Pescara, che occupa una posizione tranquilla di classifica ed è in serie utile da cinque partite (tre vittorie di fila). Vietato, quindi, prendere sottogamba i toscani.

La crescita. Tra i giocatori-simbolo dell'exploit biancorosso c'è il difensore centrale Marco Perrotta. L'ex pescarese, classe 1994, si è regalato il secondo gol in campionato, contro il Tuttocuoio, bissando la zampata decisiva dello scorso gennaio a Grosseto. Perrotta è la dimostrazione che a volte le favole esistono: il brutto anatroccolo dei primi mesi di stagione è diventato un cigno, a suon di prestazioni sempre più convincenti.

Sembra passato un secolo dalla gara casalinga con la Pro Piacenza, nel girone d'andata, quando Perrotta fu bersagliato dai fischi del pubblico al momento della sostituzione. Il 21enne molisano, con il passare delle giornate e grazie al nuovo assetto tattico proposto da Vivarini, si è rimesso in gioco diventando un perno insostituibile del trio difensivo. Sul piano della personalità, Perrotta è cresciuto in modo esponenziale. Spesso lo si vede uscire palla al piede con sicurezza e concedersi anche qualche finezza. Il suo idolo? Alessandro Nesta. «Sono molto contento», dice il numero 3 biancorosso, «e trovare il gol mi dà sempre una gioia speciale. Al di là della soddisfazione personale, è importante che la squadra continui a fare bene e ad avvicinarsi al nostro sogno. I risultati delle altre non devono interessarci. Giovedì, dal boato del pubblico, abbiamo capito che l'Ascoli non era riuscita a vincere. Adesso serve calma e freddezza. Mancano cinque battaglie e andranno affrontate con la stessa cattiveria messa in campo finora. I tifosi? Sono fantastici. Li ringraziamo».

Una curiosità: Perrotta sogna di diventare un giorno direttore sportivo. Di sicuro chiederà a Di Giuseppe qualche prezioso consiglio. Sono dodici i marcatori stagionali della rosa biancorossa. Perrotta è nella lista insieme a Donnarumma, Lapadula, Bucchi, Petrella, Di Paolantonio, Scipioni, Caidi, Speranza, Masullo, Amadio e Buonaiuto.

Riecco Fiore. In questo finale di campionato il Teramo potrà contare su una pedina in più: Nicola Fiore. L'esterno vastese, tornato in campo a Reggio Emilia a distanza di 175 giorni dall'infortunio al tendine d'Achile, ha giocato gli ultimi dieci minuti con il Tuttocuoio, subentrando a Di Paolantonio. La duttilità di Fiore, in grado di agire sia da mezz'ala che sulla fascia, servirà per dare respiro agli elementi più utilizzati finora. Senza dimenticare che da due partite si è rivisto tra i convocati anche il mediano rosetano Luca Lulli, i cui problemi con la pubalgia sembrano definitivamente alle spalle.

Il pubblico. L'affetto dei tifosi nei confronti della squadra del presidente Luciano Campitelli è racchiuso nei numeri sempre più importanti registrati al Bonolis. I 3.828 spettatori di giovedì (esauriti, per la prima volta in assoluto, i 1.762 posti della curva) rappresentano il record stagionale di presenze nell'impianto di Piano d'Accio, ma c'è da scommetterci che già con la Lucchese il pubblico aumenterà ancora. La gara con il Tuttocuoio ha preceduto quella con L'Aquila del 5 ottobre (3.228 spettatori) e quella con il San Marino del 22 marzo (2.550). Nella media-spettatori generale del girone B, il Teramo è attualmente in quinta posizione alle spalle di Pisa, Ascoli, Spal e Reggiana.

La serie-record. Contro la Lucchese i ragazzi di Vivarini andranno a caccia del 24° risultato utile di fila (l'ultimo ko risale al 26 ottobre, 4-1 a Pistoia). In caso di esito positivo dell'incontro il Teramo eguaglierebbe la serie positiva del 1974-'75, la migliore in corso nella terza serie nazionale, quando la squadra allenata da Eugenio Fantini rimase imbattuta tra la tredicesima d'andata e la diciassettesima di ritorno, chiudendo poi il campionato al terzo posto dietro Modena e Rimini.

Gaetano Lombardino

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