La Virtus al Biondi non sa segnare

Ennesima sconfitta interna, il Cosenza passa con l’unico tiro in porta

LANCIANO. Niente da fare. La Virtus non vuol proprio saperne di vincere tra le mura amiche. E così anche il Cosenza, seguendo le orme di Verona, Portogruaro, Ternana e Reggiana, espugna il Biondi e, senza colpo ferire, si porta a casa tre punti davvero preziosi, in chiave play-off. Eh sì, perché ieri pomeriggio ai rossoblù di Toscano è bastato un tiro di Biancolino (l’unica conclusione ospite, rigore a parte, verso la porta frentana) per centrare il colpaccio, condannando la squadra di casa alla quinta sconfitta interna stagionale.

Al resto hanno pensato il portiere avversario Petrocco, protagonista di almeno tre interventi prodigiosi, ed i due centrali rossoneri, autori di altrettante, colossali, ingenuità. E se nella prima occasione, quella del rigore concesso al Cosenza per un banale errore di Moi, era stato Chiodini a rimediare parando il tiro di Fiore, nella seconda nulla ha potuto, contro la conclusione di Biancolino, servito da un errato retropassaggio sempre di Moi. La chiave del match è tutta qui e nelle persistenti difficoltà realizzative evidenziate dalla squadra di Pagliari. Il quale, non a caso, e sia pur a mezza bocca, aveva sottolineato, in chiusura di calciomercato, il mancato arrivo di un uomo-gol. Quelli attuali, ovvero i vari Improta, Sinigaglia, Masini e Colussi, pur impegnandosi in maniera ammirevole, non riescono proprio a metterla dentro.

Vuoi per sfortuna (anche ieri, come col Ravenna, il migliore in campo è stato il portiere ospite), vuoi per errori di mira, resta il fatto che non si segna. E quando, al primo tentativo vero, ad andare in gol sono proprio gli avversari, diventa davvero dura portare a casa il risultato. L’ultima annotazione riguarda infine i recenti provvedimenti restrittivi della prefettura, abilmente aggirati da una quarantina di ultrà cosentini, «gentilmente» accreditati dalla dirigenza rossoblù, che girando i biglietti omaggio, ha consentito loro di sistemarsi addirittura in tribuna, in mezzo agli spettatori locali. Una circostanza paradossale, figlia appunto di una scelta (quella di chiudere la curva ospiti) che oltre a non risolvere il problema, ha creato i presupposti per una situazione di pericolo, per fortuna non concretizzatosi grazie al civile comportamento delle due tifoserie.

IL TABELLINO

VIRTUS LANCIANO: 0 -   COSENZA: 1
  • VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Colombaretti (37’ st Oshadogan), Moi, Antonioli, Mammarella; Turchi (29’ st Marfisi), Aquilanti (27’ st Amenta), Sacilotto, Improta; Sinigaglia, Colussi. A disposizione: Aridità, Coppini, Perfetti, Di Michele. Allenatore: Pagliari.

  • COSENZA (4-4-2): Petrocco; Di Bari, Fanucci, Porchia, Bernardi; Virga (24’ st La Canna), De Rose, Fiore, Maggiolini (33’ st Marsili); Biancolino, Scotto (5’ st Roselli). A disposizione: Gabrieli, Musca, Ungaro, Olivieri. Allenatore: Toscano.

    ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale.
    RETE: 46’ pt Biancolino.
    NOTE: spettatori presenti 800 circa; ammoniti Bernardi, Marsili; angoli 9-3 per la Virtus; recupero 1’ pt; 4’ st.