<strong>I rossoneri. </strong>Formazione ancora rimaneggiata, ma rientra Masini Nel Foggia ecco Trezzi dal primo minuto

Lanciano, è già esame per la difesa

Il Giulianova va a Marcianise per approfittare dei problemi del Real

 La Virtus Lanciano è ancora una squadra da decifrare: una vittoria, una sconfitta e un pareggio, nel derby, archiviato alla stregua di un’impresa. L’immagine della nuova creatura di Dino Pagliari è sfocata, anche perché gli infortuni condizionano il rendimento. Anche oggi sono destinati a pesare, perché hanno messo fuori suo Sansone, Di Cecco, Zeytulaev e Amenta. In più c’è Colussi squalificato. Il capitano ha chiesto scusa a tutti, ma l’espulsione di domenica scorsa potrebbe costargli la fascia. Che oggi potrebbe passare al braccio di braccio di Joseph Dayo Oshadogan, il grande ex di Foggia-Virtus Lanciano.

 In Puglia ha giocato per cinque anni, lasciando un buon ricordo. Tra gli ex Tommaso Colombaretti che a Foggia ha giocato nella passata stagione. Pagliari dovrebbe confermare la formazione di domenica con Masini (favorito su Improta) al posto di Colussi, in avanti. Dai frentani ci si aspetta un salto di qualità sul piano del gioco, visto che sul piano del carattere la risposta di domenica scorsa è stata soddisfacente. L’esame dello Zaccheria è probante, dal momento che di fronte c’è un Foggia rilanciato dal successo di lunedì ad Andria. Gol partita di Trezzi, entrato nella ripresa al Degli Ulivi.

 Oggi dovrebbe far parte dell’undici titolare al posto di Mancino, squalificato. Due pareggi e un successo per la squadra della premiata ditta Porta & Pecchia che domenica scorsa era in tribuna al Biondi. «La Virtus Lanciano è la classica squadra di categoria che vende cara la pelle», ha detto il tecnico Porta, «sul piano del carattere non è seconda a nessuna. Ci sarà da soffrire per spuntarla». Se Porta è l’allenatore che figura in distinta, il vero stratega del Foggia risponde al nome di Fabio Pecchia, l’ex centrocampista che non avendo il patentino risulta essere il tecnico in seconda. Il suo asso nella manica si chiama Salgado, un fantasista in grado di fare la differenza così come è accaduto ad Andria.

 E proprio Salgado è il pericolo numero uno di una Virtus Lanciano che ha bisogno di compiere il salto di qualità con un risultato di prestigio per evitare di ripercorrere gli stenti della passata stagione. La sfida dello Zaccheria è un banco di prova soprattutto per il reparto difensivo che stenta a dare una sensazione di solidità. A Reggio Emilia è stata aiutata da un pizzico di fortuna, ma contro il Verona e il Pescara ha incassato cinque gol. E domenica scorsa il portiere Chiodini è stato il migliore in campo. Il discorso chiaramente chiama in causa anche il centrocampo in cui dovrebbero giocare di nuovo Vastola, a destra, e Mammarella, a sinistra. E’ prevista una nutrita rappresentanza di tifosi frentani al seguito.

 Magari per gioire come nel gennaio del 2003 quando il gol di Ferreira Pinto ha segnato l’ultima vittoria rossonera allo Zaccheria. (r.c.)