Lanciano, Baroni ci crede e guarda al derby

L’allenatore della Virtus Lanciano contento del pari: Bravi a resistere e poi a rimontare un grande Palermo. Ora l'esame Pescara, in programma martedì

PALERMO. Se è stata una festa a metà, quella del Palermo già promosso in serie A, il merito è del Lanciano. I frentani hanno negato la vittoria ai rosanero, pur soffrendo. E proseguono così la corsa verso il sogno dei play off, senza curarsi troppo delle celebrazioni che il pubblico di casa tributa alla squadra di Beppe Iachini. Gli ospiti vanno via in fretta dallo stadio Barbera, hanno un aereo che li aspetta e, metaforicamente, un treno, quello degli spareggi promozione. «In chiave play off la nostra corsa continua? Dico che faremo del nostro meglio», assicura Marco Baroni, allenatore del Lanciano, che a fine gara è praticamente senza voce. «Eravamo reduci da un pareggio casalingo, 2-2 contro il Trapani, e in quell’occasione eravamo a rimontare una partita impossibile. Anche stavoltà è un risultato di parità importante, a Palermo abbiamo strappato un punto importantissimo. Siamo in salute, lo stiamo dimostrando anche al termine di una stagione lunghissima. Credo che possiamo dire la nostra fino alla fine. Siamo stati tutto l'anno nei primi posti della classifica, siamo in corsa e speriamo di riuscire a continuare così, stiamo facendo un campionato strepitoso».

Il tecnico dei rossonero cinque anni fa aveva perso lo scudetto Primavera (all’epoca guidava i baby del Siena), proprio contro i rosanero, in cui imperversava un giovanissimo Hernandez. A suo modo s’è preso una piccola rivincita, resistendo alla capolista in uno stadio finalmente pieno, dopo mesi di “magra”. «Faccio i complimenti al Palermo», osserva il tecnico della Virtus Lanciano, «ma non dimentico di estenderli anche ai miei ragazzi. Abbiamo tenuto testa alla prima della classe, una squadra che è in serie A da una settimana, ma ha giocato senza fare sconti, continuando a dare il massimo. Onestamente noi siamo stati bravi a farci trovare pronti per questo genere di partita. Siamo anche stati un po' fortunati nel primo tempo, perché siamo stati messi alle strette e il Palermo aveva avuto quattro occasioni da gol. Ci sta. Poi siamo stati bravi a resistere e organizzarci nel secondo tempo. Non era facile per una realtà come la nostra, non siamo certo abituati a giocare in stadi come il Barbera, davanti a trentamila spettatori. Eppure non abbiamo sfigurato, siamo soddisfatti». Contro la formazione allenata da Iachini, Baroni è stato costretto a reinventare la linea difensiva e ha fatto esordire Nunzella. Il bilancio è ottimo, l’esame è stato superato a pieni voti. «Il mio gruppo di ragazzi», sottolinea, «è sempre pronto. I giocatori hanno voglia di farcela e hanno fornito tutti una buona prestazione. Penso ad esempio a Ficagna, che da due anni non faceva una partita ufficiale. È stata una bella prova, siamo arrivati in Sicilia, senza paura, anzi carichi di determinazione e coraggio». Baroni spera di recuperare qualche infortunato per la volata delle ultime quattro giornate. «Mi sembra difficile», ammette Baroni, «un recupero di Amenta in tempi brevi. Fa i conti con una piccola frattura alla caviglia. Ad ogni modo non cerchiamo alibi, daremo il massimo con gli uomini disponibili. La mia voce è andata via? Per dare indicazioni dovevo farmi sentire più del solito in uno stadio così grande e rumoroso. Non siamo abituati a simili platee. Spero di recuperare la voce per martedì sera. E speriamo, comunque, di riuscire a gestire e a giocare le ultime quattro partite come abbiamo fatto fino a ora».