Lanciano rivoluzionato dal calciomercato, ma il rebus è il tecnico

Giandonato, Rocca, Bergamini e Di Nicola gli ultimi ingaggi. Salta il ritorno di Ferrario. Leone vorrebbe richiamare D’Aversa

LANCIANO. Doveva essere rivoluzione e rivoluzione è stata. Mai mercato di gennaio ha portato tanti cambiamenti in casa rossonera. La Virtus è stata praticamente smantellata; via le bandiere, come il capitano Carlo Mammarella e via anche l’allenatore e il suo staff ovvero mister D’Aversa, il vice Tarozzi, il preparatore atletico Morellini, il tattico Piccioni, il preparatore dei portieri Bartoli, esonerati dalla società dopo la sconfitta col Trapani.

Una rivoluzione che forse doveva essere fatta a giugno e che la società ha rimandato all’ultimo mese dopo aver fatto i conti con una squadra che è penultima in classifica, con un bilancio da rivedere al ribasso. Sul fronte giocatori la Virtus ha lasciato partire 11 calciatori, di cui 7 di proprietà: Mammarella (Pro Vercelli), Penna (Paganese), Pucino e Paghera (Avellino), Di Cecco (Catania), Crecco (Modena), Piccolo (la Spezia), Lanini (Como), Fofana (Lupa Roma), Rozzi (Siena) e De Silvestro (Pisa).

Con un ridimensionamento del blocco storico viste le partenze di Mammarella, Di Cecco, Paghera, Piccolo i cui addii sono stati circondati da lacrime e polemiche. È invece rimasto a Lanciano Marilungo: saltata la trattativa ieri con la Ternana. Ci sono stati anche acquisti, 10, quasi tutti calciatori in prestito. Quattro sono arrivati ieri; tre centrocampisti: Michele Rocca, classe 1996 dalla Sampdoria, cresciuto nelle giovanili dell’Inter che ieri ha fatto il suo primo allenamento in città, Manuel Giandonato classe1991 casolano, arrivato dal Padova, e Francesco Bergamini, classe 1994 dal Bologna. E il terzino sinistro del Pescara, Daniel Di Nicola, classe '96, che ha giocato nel Rimini e nella Reggiana. Il diesse Luca Leone non è riuscito a chiudere la trattativa per riportare in rossonero il centrale di difesa Stefano Ferrario. Il Catania, che prima aveva deciso di lasciar partire il difensore, ha poi detto no un’ora prima della chiusura del mercato.

Questi calciatori si aggiungono a Vitale(1997, Juventus), King(1997, Juventus ), Bonazzoli (1997, Sampdoria), al portiere Cragno (1994, Cagliari), al difensore Salviato (1987, Bari, ora di proprietà), al centrocampista Milinkovic (1994, Genoa) già in città. Giocatori che ieri si sono allenati al Memmo diretti da Primo Maragliulo.

L’allenatore della Primavera si è presentato con il suo staff, ovvero Tommaso Di Biccari vice allenatore, Umberto Cianfrone preparatore atletico e Pierpaolo La Barba preparatore dei portieri. Allenamento iniziato in ritardo perché dalle 14.30 alle 15.15 Valentina e Guglielmo Maio hanno incontrato i giocatori, forse per stemperare le critiche e il disorientamento conseguenti all’esonero di D’Aversa. Esonero che sta facendo ancora discutere, per via delle dichiarazioni del ds Leone, che pare ieri abbia chiesto alla società di fare un passo indietro e richiamare D'Aversa sulla panchina. Un ritorno che sarebbe clamoroso, se non impossibile. Per quanto riguarda Maragliulo sebbene la sua permanenza sulla panchina sia auspicata da molti tifosi, visto l’ottimo lavoro svolto con la Primavera, ha il problema di non avere il patentino per allenare in B. Potrebbe quindi dover lasciare il timone ad altri. Si sono fatti i nomi di Bergodi, che è in Romania, Alessandro Calori, che ha collezionato diversi esoneri, l’ultimo a giugno a Brescia, Moreno Torricelli, Carmine Gautieri il cui ritorno sarebbe gradito da gran parte della tifoseria; ma non pare siano di gradimento ai Maio, che oggi incontreranno Leone per fare il punto.

Teresa Di Rocco

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