Claudio Lotito con il ristoratore Cardano e il presidente del Pescara Daniele Sebastiani (foto Giampiero Lattanzio)

Lega B, a Pescara incontro tra le 9 società dissidenti 

Sebastiani ospita i presidenti dei club che hanno disertato l’assemblea

PESCARA. Un vertice parallelo a Pescara con la presenza di presidenti e dirigenti di nove club della serie cadetta. Ieri, mentre a Milano c’è stato l’ennesimo rinvio per l’elezione del nuovo capo della Lega di serie B, su un noto lido del lungomare Nord di Pescara, si è svolto un summit tra i rappresentanti delle nove società dissidenti che con la loro assenza hanno fatto mancare il numero legale posticipando l’elezione del successore di Andrea Abodi. Un incontro organizzato dal presidente biancazzurro Daniele Sebastiani che ha sposato la linea del patron della Salernitana e della Lazio, Claudio Lotito e dei massimi dirigenti di altri sette club (Palermo, Empoli, Foggia, Novara, Carpi, Avellino e Perugia) che di fatto hanno stoppato l’elezione dell’attuale vicepresidente Andrea Corradino, che è anche il vicepresidente dello Spezia. Fino a ieri sembrava che il candidato alla presidenza della Lega B, espressione dei 9 club ribelli, dovesse essere proprio Lotito, invece Sebastiani ha spiegato la situazione. «Non è vero che Lotito ha intenzione di diventare il nuovo presidente di Lega», ha affermato il maggiore azionista del Delfino, «ci siamo incontrati per individuare una strategia comune che possa unire tutte le società. Non c’era convergenza sul nome di Corradino, perciò bisognerà trovare una figura alternativa, anche perché le società fino all’assemblea precedente a quella di ieri avevano sempre deliberato all’unanimità. Non è una questione personale, ma Corradino non è espressione di tutte le 22 società di B».
A questo punto la palla passa al Consiglio federale della Figc, in programma venerdì a Roma, che se dovesse confermare l’iter utilizzato per la serie A, nominerà un reggente per la serie B, l’attuale presidente del Collegio dei revisori dei Conti Ezio Maria Simonelli. Quest’ultimo avrebbe un mese di tempo per cercare di mediare tra le forze in campo e sanare la spaccatura. Altrimenti, come successo per la serie A, si andrebbe verso il commissariamento. «Non vogliamo il commissariamento e siamo convinti di poterlo evitare». I dirigenti dei nove club sono arrivati all’ora di pranzo a Pescara e la riunione è terminata intorno alle 17.
Mercato. Terminato l’impegno con i suoi omologhi, Sebastiani e i direttori sportivi Luca Leone e Peppino Pavone hanno ripreso a lavorare sul calciomercato. La dirigenza continua a cercare una sistemazione agli esuberi. Attualmente sono 39 i calciatori presenti in rosa, compreso Davide Vitturini per il quale si attende solo l’ufficialità del trasferimento al Carpi. In realtà, Zdenek Zeman sta lavorando a Palena con 30 calciatori, dal momento che 2 (Cesare Bovo e Michele Fornasier) sono a Pescara per recuperare dai rispettivi infortuni, e altri 7 sono fuori dal progetto tecnico con alcuni di questi che si allenano al Poggio degli Ulivi. Oltre a Vitturini, nell’elenco figurano Andrea Rossi, Hrvoje Milicevic, Danilo Bulevardi, Alessandro Polidori, Luca Forte e Guglielmo Stendardo. Quest’ultimo ha avuto una proposta da un club di Dubai (Emirati Arabi Uniti) e a breve dovrebbe risolvere il contratto col Delfino che scadrà il 30 giugno 2018. Gli altri biancazzurri con le valigie pronte sono Fornasier, corteggiato da Bari, Ascoli e Cesena, Bulevardi che dovrebbe finire al Siena, Forte, vicino alla Triestina, e Polidori che attende la Pro Vercelli. Ma nei prossimi giorni l’organico potrebbe essere snellito ulteriormente con alcune partenze eccellenti che potrebbero coinvolgere Biraghi, Memushaj, Benali, ma anche Bovo sul quale c’è stato un timido interessamento della Spal. Solo se dovessero partire alcuni big, la società tornerà sul mercato per rendere la squadra ancora più competitiva.
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