Lo strappo di Deborah «Giusto lasciare ora, forse non ero gradita a tutti»

La Caldora e l’addio alla presidenza del Pescara «Non sono del tutto in linea con il nuovo staff»

PESCARA. Il suo disimpegno ha lasciato più di una perplessità. Abbandonare la presidenza del Pescara e non fare parte nemmeno nel nuovo CdA suona davvero strano. Deborah Caldora alla luce dei fatti è fuori dalle logiche decisionali biancazzurre. Lady Pescara spiega il motivo del suo strano parziale isolamento.
La Caldora con il nuovo assetto è scesa dal 26 al 10% di azioni societarie. «Non ci sono problemi. Ho lasciato la presidenza nel momento giusto, accelerando di qualche mese la naturale turnazione che abbiamo sempre detto», risponde in maniera elegante l’ex presidentessa. «Sono stati mesi belli e intensi ed era giusto lasciare adesso, visto che forse non c’era più l’unanimità passata tra i vari soci sulla carica da me ricoperta». Assenza anomala, però, anche nel nuovo Consiglio d’Amministrazione. «Probabilmente non sono in linea con il nuovo management, ma va bene così.

Oppure, ma spero che non sia così, la mia presenza può dare fastidio a qualcuno. Comunque non ho nessun problema con gli altri dirigenti, anzi. Se sono rimasta fuori è perché non ho lottato per rimanervi». Ferma e decisa Deborah Caldora aggiunge. «Ho fatto il presidente seriamente, credo, dimostrando di non essere solo una figura di facciata, visto che nel calcio di donne al potere c’è ne sono poche ». Parole cifrate importanti. «Tutto quello che ho fatto in questi mesi è solo per l’amore che provo per questa città e per i colori biancazzurri. Quando mi è stata proposta questa avventura non ci ho pensato due volte, perché la mia famiglia ha sempre dato tanto a questa città.

Mio padre Armando — presidente del Pescara nel 1977, promosso in serie A — ha lasciato una passione indescrivibile nella nostra famiglia». E sfogliando l’album dei ricordi di questi 13 mesi da presidente dice: «Ricordo ancora la folla che c’era la mattina dell’assegnazione della società al tribunale. Non potrò mai dimenticare l’affetto dei tifosi e della gente di Pescara ». Gli occhi lucidi ci sono, ma qualche incomprensione ultimamente c’è stata, specialmente con Daniele Sebastiani. «Io non ho mai avuto problemi con nessuno. Bisogna chiedere agli altri se ci sono stati problemi. In ogni modo alcuni atteggiamenti non mi sono piaciuti».

Il suo parziale disimpegno potrebbe essere totale a fine campionato? «Adesso non so rispondere e sinceramente non ci voglio pensare. Prima dobbiamo andare in serie B e, poi, vedremo sul da farsi». - Niente tifosi ad Andria. I tifosi del Pescara non potranno andare in trasferta in Puglia. La prefettura di Bari ha vietato la trasferta dei supporters biancazzurri, perché il settore ospiti non è a norma. Il prefetto di Bari ha anche comunicato che i biglietti potranno essere venduti solo ai residenti della provincia di BAT (Barletta, Andria, Trani).