serie b

Maragliulo contro Baroni, l'ex vice sfida l'ex capo

Per due anni sono stati insieme alla Virtus e al Pescara, poi il divorzio: domani uno combatterà con il Lanciano per la salvezza e l’altro con il Novara per i play off

LANCIANO. Hanno trascorso due anni gomito a gomito e domani per la prima volta si siedono in panchina l'uno contro l'altro: Virtus Lanciano-Novara è anche Marco Baroni contro Primo Maragliulo, rispettivamente allenatore e viceallenatore dei rossoneri nella stagione del record di punti dei frentani in B. Allora, nel 2013-2104, si fermò a 60 la Virtus di Baroni e Maragliulo, a 2 lunghezze dagli spareggi promozione. Domani sera al Biondi i tecnici si ritrovano per la prima volta da avversari, con obiettivi opposti ma con lo stesso disperato bisogno di punti. Il Novara deve vincere per non scivolare fuori da una zona play off con le porte girevoli: tra il terzo posto del Bari e il nono del Cesena ci sono appena 5 punti, e negli ultimi mesi un po' tutte le squadre in lizza sono entrate e uscite dal perimetro play off con estrema facilità. Il tempo stringe, e con sei partite da giocare non si possono rischiare passi falsi: lo sa ancora meglio Maragliulo, che ha un bisogno ancor più disperato di punti. Tabelle o non tabelle, la matematica non è un'opinione: la Virtus, in attesa di perdere 5 o 4 punti a tavolino (ma anche meno, come si spera sempre), deve conquistare almeno quattro vittorie per tirarsi di nuovi fuori dai play out. Viene da sé che l'impegno casalingo di domani ammette un solo risultato. Maragliulo e Baroni si contendono punti vitali nello stadio che per entrambi ha segnato uno spartiacque. È qui che il difensore campione d'Italia con il Napoli di Maradona si è rilanciato da allenatore, dopo una serie di stagioni poco esaltanti in serie C e qualche successo con la Primavera della Juventus. Lanciano per Baroni è stato il trampolino utile a riscoprirsi tecnico da club ambizioso che sogna il grande salto in quella serie A che lui ha assaporato per una manciata di giornate, a Siena nel 2009. Il collaboratore più stretto di Baroni a Lanciano è stato proprio Maragliulo, che in rossonero pure ha vissuto uno "stacco" decisivo nella carriera di tecnico: seppur da vice, dopo sette anni di lavoro ininterrotto nelle giovanili della sua Lecce, Maragliulo ha fatto il primo grande salto in B. E quell'anno le cose devono aver funzionato abbastanza bene se, dopo aver fatto sognare il Biondi, la coppia Baroni-Maragliulo è stata chiamata a Pescara. L'avventura in riva all'Adriatico non andò benissimo: il passo falso a Varese a poche giornate dal termine causò l'esonero e sancì la fine della collaborazione tra i due. Qualche incomprensione probabilmente ci sarà stata, ma l'addio tra Maragliulo e Baroni non pare abbia lasciato strascichi. Anzi: spesso e volentieri dall'uno sono arrivate parole di apprezzamento per l'altro. Ad esempio, dopo l'esordio sulla panchina della Virtus, proprio Maragliulo ha raccontato che una delle prime telefonate di complimenti è arrivata proprio da Baroni. Ad ogni modo, non c'è dubbio che i due allenatori domani sera si saluteranno meglio di come il tecnico del Novara sarà accolto dal pubblico lancianese, che dopo il passaggio al Pescara non è mai stato tenero. Dal canto suo Baroni ha comunque sempre evitato di gettare benzina sul fuoco, badando a guardare in casa propria e ottenendo bene o male sempre il massimo risultato contro i frentani: alla guida dei biancazzurri ha conquistato un pari strappato all'ultimo secondo e un successo in trasferta; all'andata, con i piemontesi, ha bastonato i rossoneri con un largo 4-1. Ma nella sfida di domani sera al Biondi il passato lascia il tempo che trova: troppo importante la posta in palio per fermarsi a guardare alle spalle.

Andrea Rapino

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