Mei: Roseto è casa mia vincerà chi saprà  gestire la pressione 

Domenica la guardia di Mantova affronterà gli Sharks:  «Da voi ho vissuto la stagione più bella della mia carriera»

ROSETO . Può uno che ha giocato negli Sharks per una sola stagione, rimanere nel cuore dei tifosi rosetani? La risposta è sì, se il giocatore ha un carattere focoso, sa giocare a basket e fare tanto canestro, se è un giocherellone che festeggiava ogni impresa sotto la curva a suon di gavettoni, e, soprattutto, se si chiama Nicola Mei. Guardia che tira col 40% da tre punti, giocatore sanguigno e persona vera, è uno che con grande naturalezza è riuscito ad entrare in piena sintonia con una città, tanto da… impararne anche un po’ il dialetto, cosa in fondo non proprio semplice per uno nato a Lucca.
Quest’anno, finito il contratto con gli Sharks, “Nik” ha giocato prima a Tortona nel girone Est, e poi da qualche mese è andato a rinforzare Mantova, che sarà il prossimo avversario dei rosetani domenica al PalaMaggetti. Inutile dire che gli fa un certo effetto tornare nel Lido delle Rose: «Ammetto che sto vivendo già sensazioni fortissime, e non lo dico per far bella figura: per me sarà come tornare a casa, più ci penso e più son convinto che quello con gli Sharks è stato senza alcun dubbio l’anno più bello della mia carriera». Quando gli arbitri alzeranno la palla a due però, sarà solo un avversario. «Mi aspetto una gara difficile, dove sarà indispensabile non farsi travolgere dalla pressione, visto che i punti in palio servono a entrambe le squadre: a noi per provare ad andare ai playoff, agli Sharks per la salvezza. Ci sarà da lottare contro una squadra che avrà grande entusiasmo dopo la vittoria fuori casa a Jesi. Conosco bene tutto lo staff tecnico degli Sharks e so come lavora e quanto impegno ci mette: la squadra dell’anno scorso viene giustamente ricordata per i grandi risultati, ma per me i veri eroi saranno loro se riusciranno a centrare una salvezza così difficile». Pochi dubbi invece, sull’atteggiamento che Mantova dovrà tenere in campo. «Veniamo da 6 sconfitte nelle ultime 7 uscite per cui dovremo giocare anzitutto animati da una grande voglia di riscatto; potremmo anche provare ad approfittare del fatto che la loro Curva Nord non sta seguendo la squadra ma c’è poco da fidarsi, quel palazzetto lo conosco bene e so quanto può farsi sentire quando vuole». Inutile quindi parlare di vantaggi tecnici, secondo la guardia di Mantova. «Con due squadre a giocarsi la stagione, conteranno le questioni emotive: chi reggerà alla pressione avrà un grande vantaggio». Roseto giocherà sapendo il risultato dell’anticipo tra Bergamo ed Orzinuovi, che qui tutti si augurano sia ad appannaggio dei padroni di casa. «Orzinuovi ha già compiuto un passo falso domenica scorsa; se uscirà sconfitta anche dalla gara di Bergamo, resterebbe davvero inguaiata all’ultimo posto. Facciamo così, visto che anche noi li dovremo affrontare nella penultima di campionato, proveremo a farci un doppio regalo: per noi di Mantova, ma anche per gli amici rosetani».
Marco Rapone
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