SERIE C

Memorial Serra: il Pescara imballato, Pineto brilla e vince

Dopo il 2-1 con i gol di Chakir e Accornero nel primo tempo e di Ruggiero nel secondo il tecnico biancazzurro Zeman per la difesa ora pensa al baby Stivanello

SILVI.  Il Pineto sorride e il Pescara mastica amaro. Finisce 2-1 il memorial Matteo Serra Serra con i gol di Chakir e Accornero nel primo tempo e di Ruggiero nella ripresa.

Poche luci e tante ombre per i biancazzurri, applausi e pacche sulle spalle per un Pineto che si prepara ad affrontare il campionato di serie C con ambizioni e tante speranze.

leggi anche: Il 35enne centrocampista Luca Mora e il ds Daniele Delli Carri Pescara: Mora va via, al suo posto si pensa a Gavioli Domani alle 18 il Delfino in campo a Silvi contro il Pineto per il Memorial Matteo Serra (ingresso libero)

L’antipasto di quello che sarà il derby in campionato il prossimo 24 settembre (salvo slittamenti per l’indisponibilità dello stadio Adriatico-Cornacchia) ha evidenziato le lacune che il Pescara aveva già messo in evidenza in Coppa Italia contro la Reggiana al cospetto di un Pineto già vivace e brillante.

Un bel colpo d’occhio allo stadio Ughetto di Febo di Silvi, da applausi prima del fischio d’inizio la consegna della targa alla famiglia di Matteo Serra, il giovane scomparso a seguito di un incidente stradale. Assenze da una parte e dall’altra, quelle di Mora e Kolaj sanno tanto di addio con il mercato che attira la loro attenzione più della partita. Zeman nel suo 4-3-3 si affida a Ciocci tra i pali, spazio alla coppia di centrali titolare con Brosco e Mesik, mentre Floriani è preferito a Pierno a destra. Davanti debutto per Tommasini con Accornero e Merola ai lati. Ancora i box Aloi, Tunjov e Vergani. Amaolo nel suo 3-5-2 sfrutta un Volpicelli libero di svariare nel reparto offensivo già in forma campionato e l’ex Viterbese strapperà applausi a tutti i presenti. Sua nella ripresa la giocata più bella del match con una serie di dribbling e una corsa di 50 metri palla al piede che, però, non è stata finalizzata a dovere.

E che bella notizia per Njambè: esami ok, presto potrà tornare a disposizione. Il Pescara è troppo brutto per essere vero: solite amnesie difensive e di giocate offensive zemaniane neanche l’ombra. Solo qualche accenno di lavoro di catena a destra con Manu, Floriani e Merola, ma lontano anni luce da quello che è il pensiero del tecnico boemo. Squizzato? Al momento fa fatica, ma la speranza di tutti è che con il diminuire dei carichi di lavoro e il campionato che si avvicina la condizione atletica cresca e si inizi a vedere il vero Pescara. Ieri il Pineto ha meritato il successo e la squadra di Amarlo è apparsa più brillante e pronta rispetto ai biancazzurri. Neanche 4 minuti sul cronometro e la difesa biancazzurra si fa trovare impreparata sull’imbucata di Chakir che scappa via a Brosco e tutto solo supera Ciocci per i momentaneo 1-0. Ti aspetti un Pescara arrembante e invece il freno a mano resterà tirato per tutti i 90’ e il pari arriva solo grazie ad un’ingenuità di Lombardi che regala il pallone a Accornero: l’ex Genoa deve solo depositare in rete. Una leggerezza difensiva del Pineto.

Il debutto di Tommasini? Impalpabile per 25’ poi l’ex Taranto si è acceso e ha messo pepe sulla partita con qualche contrasto duro e con una giocata in verticale disinnescata da Tonti. Qualche minuto prima il Pescara aveva avuto l’occasione del pari, ma Merola è stato impreciso sulla ribattuta di Tonti. All’intervallo applausi per il Pineto e qualche dubbio per il Pescara. E il copione del film non cambia nella ripresa anche con le sostituzioni. Cuppone per il Pescara si danna l’anima, ma non ha palloni buoni; Volpicelli continua a strappare applausi e per Pellacani un nuovo campanello d’allarme. Quando Ruggiero lo attacca nell’uno contro uno l’ex Verona soffre come in Coppa Italia e, se si aggiunge la complicità di Ciocci, ecco che il Pineto può festeggiare il 2-1. Pescara con troppi carichi di lavoro? Possibile conoscendo Zeman. Nel finale Pierno e compagni ne hanno di più, ma il Pineto resiste e porta a casa il memorial Serra. La rivincita in campionato: con i tre punti in palio sarà un’altra storia?

E per la difesa Zeman ora pensa al baby Stivanello. Il club biancazzurro chiede informazioni al Bologna sul centrale classe 2004. La mezzala Sannipoli rifiuta di allungare il contratto e il Latina lo mette fuori rosa.