Milan, caos Donnarumma Raiola contro Mirabelli  

Il portiere: «Non ho mai detto di aver subìto violenza morale quando ho rinnovato» L’agente punge il ds: «Il problema è lui». Juve-ultrà: in arrivo sentenza per Agnelli

MILANO . «Mirabelli ha un problema personale contro di me e usa Donnarumma per attaccarmi. Gli fanno comodo queste polemiche perché tolgono l'attenzione dal vero problema del Milan: il suo progetto tecnico». Mino Raiola replica alle dichiarazioni di fuoco del ds rossonero, che ieri ha indicato nel procuratore «il male», sostanzialmente la causa del caos nato ancora una volta attorno al portiere dopo la pubblicazione, pochi giorni fa, delle comunicazioni con cui un paio di mesi fa, attraverso il suo entourage, il ragazzo ha messo in discussione, per presunte pressioni psicologiche, il rinnovo di contratto fino al 2021 da 5-6 milioni di euro. «Non ho mai detto né scritto di aver subito violenza morale quando ho firmato il contratto», è intervenuto su Instagram Donnarumma, ventiquattro ore dopo i fischi e gli insulti ricevuti a San Siro dai tifosi: «È stata una brutta serata e non me l'aspettavo! Nonostante tutto guardo avanti e testa alla prossima partita..forza Milan!».
Fra i consigli della famiglia e quelli dell'agente (spesso non in linea, come sulla clausola rescissoria mai depositata), è opinione diffusa che il diciottenne in questi mesi non abbia mostrato nella gestione contrattuale la stessa personalità sfoggiata in campo. Forse ieri per la prima volta Donnarumma ha realizzato la portata dello scompiglio generato dagli ultimi sviluppi: prima e dopo la partita di coppa Italia più volte dovuto trattenere le lacrime, turbato dalla reazione dei tifosi, in particolare la Curva Sud, che in gran parte esortano il portiere a cambiare procuratore, anche con l'hashtag #gigiomollalo sui social. ovrebbe essere anche la priorità del ds del Milan». Raiola, ha precisato di «non aver mi imposto» al Milan l'acquisto di Antonio Donnarumma (terzo portiere da un milione di stipendio e zero presenze), ha notato che la società non ha preso posizione contro il duro striscione della Curva ed ha confermato di aver «stabilito da tempo una linea aperta di colloquio cortese e professionale» con Fassone.
La cessione, a giugno o già a gennaio, non è esclusa. Al di là di Real Madrid e PSG, c'è la Juventus, che potrebbe offrire 40 milioni di euro più Szczesny.
Ultrà-Juve, in arrivo sentenza appello per Agnelli. Connessione con la criminalità organizzata e vendita in modalità non consentite di pacchetti di biglietti agli ultras, con conseguente violazione degli articoli 1 bis e 11 del codice di giustizia sportiva. Queste le accuse mosse dal pm federale, Pecoraro, all'indirizzo del presidente della Juventus Andrea Agnelli.
Dopo aver subito un anno di inibizione dal Tribunale federale nazionale della Figc, il numero uno bianconero è passato per la corte d'appello federale dalla quale ora attende il verdetto definitivo prima di potersi appellare, eventualmente, al Collegio di garanzia del Coni. La sentenza arriverà entro il 18 dicembre.