Nicolai-Lupo in finale nel beach volley a Rio 2016, l'Abruzzo festeggia di nuovo una medaglia olimpica

La notte brasiliana regala una gioia all'Abruzzo: dodici anni dopo Fabrizia D'Ottavio, l'ortonese Paolo Nicolai conquista una medaglia alle olimpiadi. Insieme al romano Daniele Lupo ha battuto 2-1 i russi Semenov-Krasilnikov. All'alba di venerdì 19 agosto la finale contro i brasiliani Allison-Bruno

Un’altra pagina di storia, non solo del beach volley italiano, ma dello sport abruzzese. L’ha scritta Paolo Nicolai, 28 anni di Ortona, che insieme al romano Daniele Lupo ha conquistato l’accesso alla finale olimpica del beach volley. Sono arrivati lì dove era il sogno di tutti: contenderanno l’oro ai padroni di casa Allison-Bruno. Sofferto, ma meritato il successo in semifinale contro i russi Semenov-Krasilnikov, sconfitti 2-1 con i parziali di  15-21, 21-16 e 15-13. In pratica il bis della stessa sfida che  che ha incoronato Nicolai-Lupo campioni d’Europa nei mesi scorsi con Semenov-Krasilnikov di nuovo costretti a inchinarsi.

Partita molto tattica alla Beach Arena di Copacabana, giocata sul filo dei nervi. Gli azzurri hanno iniziato male, praticamente mai in partita durante il primo set. C’è un dato che rende l’idea: appena tre attacchi su 13 a segno dopo l’8-13 con cui i russihanno preso il volo. Male Lupo in attacco contro i 210 centimetri di Semenov, altrettanto Nicolai inefficace in battuta e poco lucido nelle alzate.

Un set per prendere confidenza con gli avversari, poi Nicolai e Lupo hanno iniziato a carburare. E’ stato un crescendo fino alla gloria. Sono partiti bene nel secondo parziale con aces in battuta e muro di Nicolai che hanno segnato il break (5-2) che poi si sono portati avanti fino ad incrementarlo. Come d’incanto tutto ha cominciato a funzionare: Lupo in attacco, Nicolai a muro e in battuta. Russi sulle gambe, incapaci di reagire, laddove tutto riusciva nel corso del primo set. Finale 21-16 e verdetto rimandato al tie-break.

Decisivo il fattore mentale, i due azzurri sono stati più forti di testa. Sono rimasti sempre attaccati a Semenov-Krasilnikov che hanno iniziato meglio. Set dominato dal nervosimo con diverse decisioni arbitrali contestate e addirittura un fallo fischiato in palleggio a Paolo Nicolai. Sull’8-8 si è spezzato l’equilibrio e gli italiani hanno preso il volo. Piccolo break di vantaggio, poi 12 pari. E, infine, il colpo di reni verso la medaglia: prima 14-12 e, dulcis in fundo, il pallone del 15-13 messo per terra da Daniele Lupo.  

Dopo dodici anni, l’Abruzzo tornerà a festeggiare una medaglia olimpica: la riporterà a casa l’ortonese Paolo Nicola che raccoglierà il testimone della gloria da Fabrizia D’Ottavio che nel 2004 tornò a casa con un argento da Atene nel concorso a squadre di ginnastica ritmica.  Scene di gioia a fine partita, la legittima soddisfazione per una medaglia storica dopo l’eliminazione ai quarti a Londra 2012.

Adesso la finalissima contro i brasiliani Allison-Bruno campioni del mondo nella notte tra giovedì e venerdì per la precisione alle 24 di giovedì18 agosto in Brasile, le 5 del mattino in Italia. Padroni di casa favoriti, ma Nicolai e Lupo ora non hanno paura di nessuno.

Il video del Coni: "Nicolai, storia esemplare"
Alle 4 italiane, le 23 in Brasile, l'ortonese Paolo Nicolai e il romano Daniele Lupo giocheranno contro la coppia russa Semenov-Krasilnikov la semifinale di beach volley alle Olimpiadi di Rio. Un evento storico per lo sport italiano che vede un abruzzese protagonista. Ma già prima dell'exploit carioca Lupo e Nicolai hanno scritto pagine importanti tanto che il Coni e il Comitato olimpico internazionale hanno dedicato alla coppia un documentario che ripercorre la loro carriera. Il video è intitolato "Paolo Nicolai - Storia esemplare" (video da Olympic channel - International Olympic Committee)